RIGASSIFICATORE

"Snam deve calcolare i danni alle altre aziende"

La lista civica Lavoro & Ambiente dubita dell'opportunità occupazionale presentata da Snam. Preoccupazione per le aziende esistenti

"Se da un lato ci sono famiglie e aziende che stanno subendo, in maniera pesante, la crisi energetica con enormi sacrifici e, per le aziende, con il rischio chiusura e conseguenti potenziali licenziamenti, fa sorridere la superficialità con la quale l'azienda Snam annuncia un migliaio di posti di lavoro per il nostro martoriato territorio, ovviamente in previsione di un rigassificatore diventato la panacea di tutti i mali dell'Italia e forse d' Europa".

Parole della lista civica Lavoro & Ambiente che si sofferma sulle recenti integrazioni presentate da Snam al progetto del rigassificatore nel porto di Piombino.

"Molto probabilmente si tratterà di unità lavorative reperite nell'area di Piombino o entro i confini della Toscana, senza nessuna indicazione geografica precisa. Nello studio ritengono plausibile che parte dei fornitori possa essere locale, quindi una serie di supposizioni legate a lavoro diretto e dell'indotto. Ed allora incuriositi siamo andati a vedere cosa è accaduto e accade in una realtà esistente che, seppur con caratteristiche diverse, ci avrebbe potuto dare una idea precisa: la OLT di Livorno. Ventidue dipendenti, non tutti locali e alcuni part-time. Tra l'altro, anche date per buone così tante opportunità di lavoro si esauriranno nell'arco di un periodo limitato, forse tre anni, il tempo stimato per la eventuale permanenza della nave nel porto di Piombino, forse meno in base ai tempi stimati sul progetto". 

E prosegue la lista: "Parlare di 1.500 posti di lavoro offende l'intelligenza e la sensibilità di un territorio che soffre da anni. Si dovrebbe inoltre calcolare i danni a tutte le aziende, alcune del settore della pesca ad esempio, che dovranno chiudere o rallentare il lavoro a causa del rigassificatore. Lo stesso settore siderurgico potrebbe avere difficoltà con una banchina dove si effettuano manovre di scarico di materiale da trattare con molta attenzione. Senza dimenticare il settore del turismo. Pensiamo che le crociere continueranno a sbarcare in un porto dove troveranno spesso due navi in operazioni delicate e che come immagine offriranno qualcosa che non appassionerà chi vorrebbe come foto ricordo della vacanza le bellezze dei nostri luoghi. Snam e la Regione pensano davvero che ci sia un modo di compensare tutto questo?".

"È stata fatta da Snam la stima di quanti lavoratori perderanno il lavoro a causa della collocazione del rigassificatore in porto? Insomma, - hanno concluso - aldilà della totale incompatibilità di quell'impianto con la sicurezza della nostra comunità, anche questa mistificazione sulle opportunità di lavoro e sviluppo è del tutto inaccettabile".