Attualità

L'ipotesi rigassificatore verso le vie legali

E' quello che chiede il Comitato Salute Pubblica, pronto a tornare in piazza e manifestare contro l'ipotesi del rigassificatore nel porto di Piombino

Il porto di Piombino

Il Comitato Salute Pubblica insieme a La Piazza Val di Cornia, Camping Cig e Comitato Liberi Insieme porta avanti la battaglia contro il rigassificatore nel porto di Piombino.

"Ci siamo rivolti al Ministro per la Transizione Ecologica, alla Regione Toscana, alla Capitaneria di porto, alla Autorità di sistema portuale per evidenziare le nostre ragioni al no. - hanno spiegato in una nota - Abbiamo parlato dei problemi di sicurezza, della ipoteca che questo impianto metterebbe sul porto, sulla compromissione o influenze negative inerenti le attività ittiche e le attività turistiche. Ci preoccupa fortemente come l’urgenza governativa potrebbe portare a sconti o esenzioni nella applicazione di fondamentali leggi inerenti la sicurezza e l’ambiente. I nostri timori sembrano in parte confermati dal decreto legge approvato dal governo il 2 Maggio 2022, nel quale si snelliscono le procedure attribuendole al Commissario, ma al contempo si citano atti normativi imprescindibili, come il decreto legislativo n.152/2006, che salvaguarda ambienti e territori. Eppure nella bozza che circola, al punto 3, si prevede l’ipotesi dell’esenzione dalla Valutazione di Impatto Ambientale per i rigassificatori". 

Il Comitato ha posto l'accento sulla preoccupazione in quanto più volte per il progetto di Piombino si è parlato di distanza di attenzione e fasce di rispetto minime. "Sentiamo comunque parlare, sempre in modo ufficioso, dalla società incaricata dal Governo, Snam, interessata alla realizzazione del progetto, di distanze di attenzione e fasce di rispetto minime. 250 metri, contro i 2 chilometri di attenzione previsti nel decreto 105/2015 e le 2 miglia dalle fasce di interdizione in mare, e non ci vogliamo credere. La gente abita vicinissima a quel porto, transita in continuazione per il porto e dalla strada di ingresso per Piombino, che ricade nei 2 chilometri da attenzionare, secondo il decreto sopra citato".

A fronte della posizione opposizione al progetto assunta dal sindaco Francesco Ferrari, il Comitato confida che "l'Amministrazione comunale si attivi nelle sedi giudiziarie previste dall’ordinamento nel caso il Governo decida di installare un rigassificatore a Piombino, anche se ci auguriamo che il dialogo, la informazione, la politica, permettano di risolvere la vicenda, rispettando la comunità locale, in gran parte schierata per un parere negativo".

Il Comitato Salute Pubblica è pronto a tornare in piazza per una manifestazione, un corteo o una iniziativa pubblica "per la difesa del territorio, del nostro mare e per il futuro dei nostri giovani".