RIGASSIFICATORE

“Stop strumentalizzazioni, più responsabilità”

Per i firmatari dell’Appello per il lavoro e lo sviluppo sul rigassificatore: “La situazione a Piombino è tragica e, nel contempo, piuttosto seria”

Sul manifesto che accosta rigassificatore e vaccini contro il Covid sotto l’ombra di un simile inganno nei confronti dei cittadini, intervengono anche i firmatari dell’Appello per il lavoro e lo sviluppo a Piombino.

“Osservando questo manifesto, lasciando cadere le primissime considerazioni che possono nascere in modo spontaneo, una parola più di altre sembra farsi spazio: strumentalizzazione. - hanno spiegato in una nota - Strumentalizzazione dei dati scientifici, che vengono esposti in modo decontestualizzato, mostrando, tra l’altro, una mancanza di rispetto verso il dolore di chi, per colpa del Covid, e per la mancanza di un vaccino, in particolare nella prima fase della pandemia, ha perso un parente, un amico o è stato a lungo ricoverato presso un reparto di terapia intensiva. Strumentalizzazione della protesta, con la quale, come noto non concordiamo, ma ne possiamo comprendere le preoccupazioni e quel senso di frustrazione, che può nascere dalle numerose promesse fatte al territorio e non mantenute. Nel merito, siamo certi che la maggioranza dei cittadini contrari al rigassificatore niente ha a che vedere con il movimento no vax, che si caratterizza per un forte sentimento antiscientifico, contrario a qualsiasi forma di progresso tecnologico”. 

“In questo ambito, emerge anche una seconda parola: responsabilità. - hanno proseguito - La responsabilità di chi riveste un ruolo pubblico. Il gesto di un cittadino, e con lui di un comitato, è, per sua natura, libero, nei limiti del rispetto della Legge, e, per quanto possibile, autonomo; viceversa il gesto di una figura pubblica lascia un segno più profondo, orienta e, di fatto, avvalla o meno, azioni e comportamenti, aprendo la via anche a sentimenti non proprio edificanti, come in questo caso. Ed ecco che, quindi, il termine responsabilità, assume un rilievo di primo piano. Ad esempio la responsabilità di una coalizione costituita da 7 sigle politiche, tra partiti e liste civiche, che attacca un gruppo di semplici cittadini (i firmatari dell’appello per il lavoro e lo sviluppo, ndr), colpevoli di aver espresso un’opinione diversa. Oppure la responsabilità di chi strumentalizza una proroga motivata da evidenti ragioni tecniche per lo studio di una futura collocazione alternativa al rigassificatore, solo per alimentare la macchina del fango che da lungo tempo è strumento di lotta politica a Piombino. Ed infine, dov’è la responsabilità di chi sta sempre con la ragione e mai con il torto, mostrando l’assenza di qualsiasi volontà di dialogo, persino su di un memorandum che, laddove attuato, porterebbe oltre 800 milioni di euro di investimenti sul territorio, rilanciando tutti i settori economici e creando nuovo lavoro? Ci sia consentito di parafrasare una citazione di uno dei più grandi del secolo scorso, Ennio Flaiano: la situazione a Piombino è tragica e, nel contempo, piuttosto seria”, hanno concluso.