Politica

"Un rischio d'impresa con i soldi dei cittadini"

A pochi giorni dalla presentazione del progetto di Rimateria, il consigliere Riccardo Gelichi (Ascolta Piombino) solleva alcune criticità fondamentali

La funzione primaria dell’Amministrazione pubblica è quella di svolgere le attività primarie di servizio al cittadino e di programmazione. A pochi giorni dal consiglio comunale monotematico sul tema del rilancio di Rimateria, il consigliere Riccardo Gelichi (Ascolta Piombino) rivendica la necessità di approfondire le dinamiche che ruotano attorno a questa partecipata.

"La legislatura si sta occupando del ruolo delle partecipate, attraverso un decreto legislativo riguardante le norme di riordino delle partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche; - spiega Gelichi - il testo procede nella direzione di impedire la costituzione di società che svolgano attività di beni e servizi non necessari per le proprie finalità istituzionali. Sono diverse le motivazioni, le principali sono: la concreta possibilità di controllo, la questione degli affidamenti diretti configgenti con le regole del mercato quindi l’antitrust, il peso economico degli organismi dirigenti, ma più importante di tutti, l’opportunità di assumersi un rischio di impresa con i soldi dei cittadini". 

"Si capisce male la necessità di una società partecipata dal Comune di produrre il conglomix o misto cementato che sia, mentre l’esperienza ci dovrebbe aver insegnato che questo modello imprenditoriale pubblico può creare grandissimi buchi di bilancio, lo vediamo a Piombino, ma anche a Livorno. - prosegue - Mentre noi riteniamo più funzionale che un Comune si concentri sulla garanzia della pulizia delle strade, piuttosto che un’efficiente raccolta di rifiuti urbani. Anche il rispetto della salute pubblica, e delle regole, attiene agli organismi statali, Comuni compresi; mischiare causa effetto, insieme alle competenze di controllo, non aiuta la comprensione".

Insomma, il rilancio di Rimateria deve essere debitamente approfondito e la lista civica continua a richiedere l'occasione per farlo di fronte a una documentazione chiara e completa. "I consiglieri devono essere supportati se ci si addentra nella complessità, - conclude Gelichi - salvo che non ci si aspetti un atteggiamento strumentalmente remissivo".