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"Rimateria non deve chiudere"

I lavoratori davanti ai cancelli della discarica di Ischia di Crociano. Sindaci e sindacati scrivono al Prefetto per il dissequestro

Foto condivisa su Facebook da una lavoratrice di Rimateria

Sono quarantanove i lavoratori a casa dopo il sequestro della discarica Rimateria a Ischia di Crociano (leggi l'articolo consigliato qui sotto).

E proprio i lavoratori stamattina sono andati davanti ai cancelli della fabbrica per chiedere di tornare a lavorare per la salute di tutti, come si legge anche dai cartelli affissi.

Con il sequestro della discarica, infatti, oltre allo stop dei conferimenti sono fermi anche i lavori di adeguamento necessari visto il nuovo assetto dell'impianto con l'arrivo di Rimateria. Lavori che anche la Regione aveva sollecitato con una diffida a Novembre 2017.

Intanto, è stata scritta una lettera al Prefetto, inviata per conoscenza al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e all'assessora regionale all'ambiente Federica Fratoni, per chiedere il dissequestro della discarica e un incontro urgente sul tema.

A firmare la lettera i sindaci di Piombino Massimo Giuliani e di Campiglia Marittima Rossana Soffritti e le forze sindacali Cisl Livorno, FIT Cisl regionale, FP CGIL Livorno, Uiltrasporti Toscana Costa, Legambiente Val di Cornia e Rsu e Rsl di Rimateria.

Nella lettera la richiesta di un intervento urgente per evitare l'aggravarsi della situazione ambientale prima ancora che sociale.  “La necessità di dissequestrare l'area e far riprendere i lavori e la piena operatività - si legge nella lettera - è l'unico modo per portare a soluzione i problemi, mitigare gli impatti e garantire uno strumento strategico per qualsiasi scenario economico industriale dell'area”.