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Rimateria,per l'assessora Bezzini parlano gli atti

L'assessora all'Ambiente del Comune di Piombino ha ricordato i contenuti del documento ufficiale della Regione Toscana

Carla Bezzini

"Non si può più difendere l’indifendibile con la mistificazione: ecco perché l’unico modo per fare chiarezza è leggere i documenti che esistono e che danno esattamente contezza della vicenda". A parlare è l'assessora all'Ambiente del Comune di Piombino Carla Bezzini in merito al fallimento della società Rimateria che gestisce la discarica piombinese. 

"Il 31 Marzo 2021 la Regione Toscana ha dichiarato non accoglibile l'istanza di Aia presentata dalla società Rimateria causa la mancata ottemperanza alle prescrizioni imposte dalla Via rilasciata a Novembre 2019 e in base alle quali l'autorizzazione poteva essere rilasciata solo a completa ottemperanza di quanto disposto. Dal 31 di Marzo niente è cambiato, per cui quell'atto mantiene intera la sua validità. L'alternativa è avviare un nuovo procedimento di Via. - ha ripercorso l'assessora Bezzini - Di recente invece la società ha presentato due nuove richieste, ed è a queste che si riferiscono i vari comunicati quando parlano di 'aperture da parte della Regione'. Vediamoli. Con la prima, ha chiesto la possibilità di realizzare una copertura provvisoria della ex-Lucchini, meno costosa rispetto alla definitiva, motivandola con la necessità di non precludersi la possibilità di ampliamento di volumi, nel caso la Regione rilasciasse l'Aia".

"La Regione ha risposto che non ci sono motivi ostativi alla realizzazione di opere di copertura provvisoria, che non siano in contrasto con la realizzazione della copertura definitiva che deve comunque essere fatta Questo, fatte salve eventuali osservazioni da parte degli enti competenti. - ha proseguiti - Quindi una lettera di risposta, non un decreto autorizzativo. Con la seconda, la società ha chiesto di aumentare i volumi di conferimento sugli spazi attualmente autorizzati, a seguito del processo di assestamento del corpo dei rifiuti: la regione ha autorizzato 6mila metri cubi in più, non 65mila come scrivono alcuni o 25mila come scrivono altri, nei limiti temporali stabiliti: cioè entro Gennaio 2022. Chi scrive mesi aggiuntivi dice cose non vere: i termini della chiusura del cono rovescio rimangono gli stessi stabiliti dal cronoprogramma. Inoltre, su questo, la Regione ha richiesto la presentazione di documenti integrativi, al fine di una disamina più completa, e il parere di Arpat".

"Appare chiaro, quindi, che non c'è nessuna intenzione da parte della Regione di recedere da quanto prescritto in sede di Via. Non potrebbe fare altrimenti. Gli enti si muovono mediante decreti e delibere, non con le lettere di apertura. Del resto lo stesso assessore regionale Monia Monni ha spiegato tutto con parole che il Comune di Piombino non può non condividere", ha concluso Bezzini riferendosi alle recenti dichiarazioni in cui l'assessora regionale Monni aveva sottolineato come ogni possibile soluzione per la discarica doveva poggiare sul rispetto delle norme ambientali (leggi qui l'articolo collegato).