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"Questa discarica ancora oggi non è a norma"

Lo sottolinea il Comitato Salute Pubblica che si domanda come il Nurv abbia potuto dare parere positivo con prescrizioni visti i presupposti

Il Comitato Salute Pubblica ha sottolineato in una nota le inosservanze della società Rimateria, segnalate nella recente diffida della Regione Toscana, che hanno portato alla sospensione dei conferimenti (leggi qui l'articolo correlato).

"Se lo stesso atto fosse stato pubblicato una ventina di giorni prima forse il Nurv, che ha aperto la strada all'ampliamento della discarica di Rimateria, avrebbe deliberato in modo diverso? - si domandano dal Comitato - Le criticità che un altro ufficio, sottolineiamo della stessa Regione Toscana, con questa ultima diffida sta portando a conoscenza di tutti e cioè che, dal punto di vista ambientale questa discarica ancora oggi non è a norma, avrebbero dovuto cambiare il parere del Nurv? Secondo noi, si! Invece, come ormai ci ha abituato da anni, la Regione Toscana continua nel suo copione già noto: emana degli atti in cui sostanzialmente indicherebbe a Rimateria la strada da seguire per eliminare le criticità ambientali che, come Comitato, andiamo denunciando da anni".

Di fronte a questa diffida, come indicato, Rimateria dovrà nel giro di quindici giorni stilare un documento con cui attesti quanto già realizzato e definisca i tempi di attuazione di tutto quanto richiesto garantendo la conformità dell'installazione a quanto autorizzato e alla normativa di settore. Tale documento, che sarà valutato dagli uffici regionali, in collaborazione con Arpat, riguarderà soprattutto l'analisi dei rifiuti introdotti in discarica ed il loro potere odorigeno, la formazione ed il trattamento del percolato, la riduzione delle emissioni in atmosfera e l'avvio della sezione del recupero energetico del biogas.

"La sospensione dei conferimenti è solo limitata ad un breve lasso di tempo, ovvero fino a quando la Regione riterrà 'che sono state eliminate le inosservanze e siano applicate dal gestore tutte le misure appropriate e necessarie a garantire, anche provvisoriamente, in attesa del completamento di tutto quanto richiesto, la conformità dell’installazione a quanto autorizzato e alla normativa di settore'. - hanno sottolineato dal Comitato - Francamente quel 'anche provvisoriamente' ci lascia perplessi viste le numerose inadempienze di Rimateria". 

Il timore del Comitato Salute Pubblica è che alla Regione bastino i progetti presentati o l'apertura dei cantieri per adottare una nuova determina che riavvii il conferimento dei rifiuti.

"Tra le diverse inadempienze rilevate nella nuova diffida la Regione punta l'occhio anche sulla polizza fidejussoria con le Assicurazioni Le Generali, la cui stipula è avvenuta nel Luglio 2019. - hanno proseguito - Le stesse Generali hanno dichiarato la loro indisponibilità ad adeguare la polizza ai dettami della Legge Regionale e quindi la Regione ha respinto questa polizza, per cui, tra l’altro, il premio risulta già pagato e per la quale i soci privati e i comuni avevano prestato garanzia solidale. In data 5 Novembre Rimateria ha trasmesso la bozza di una nuova polizza, emessa da un altro intermediario e attualmente in fase di valutazione da parte della Regione. Che cosa prevede questa nuova polizza: di nuovo la garanzia solidale dei soci privati e dei Comuni? Dove sono andati a reperire un’assicurazione capace di garantire quello che una compagnia grande e quotata come Le Generali non ha voluto fare? E cosa succede ora? A quest'ultima domanda rispondiamo che i tempi si allungheranno ancora, di qualche mese, rispetto alla prescrizione regionale emessa nel mese di Luglio che intimava a Rimateria la stipula della fidejussione in tempi brevi, pena il blocco dei conferimenti. Avete capito bene, la Regione ha di fatto concesso a Rimateria di conferire rifiuti da Luglio ad oggi pur non avendo la fidejussione richiesta dalla Regione stessa".

Entro novembre, dunque, stando alle indicazioni della diffida Rimateria sarebbe tenuta ad iniziare i lavori per la messa a norma. 

"Chiediamo a tutti gli Enti messi a conoscenza della diffida in questione di sorvegliare affinché stavolta l'azienda di rifiuti inizi davvero a mettersi in regola. Invitiamo quindi la Giunta Regionale a dare parere negativo sull'ampliamento della discarica non essendo la stessa a norma come si evince abbondantemente dalla sopra citata diffida. Inoltre, essendo stata diffidata Rimateria più volte e persistendo la stessa con reiterate violazioni che determinano situazioni di pericolo e di danno per l'ambiente e la salute, chiediamo ai sensi di Legge la revoca dell'autorizzazione e la chiusura dell'installazione", hanno concluso.