Attualità

Rimateria, "responsabilità non dei lavoratori"

"Ci auguriamo per loro una soluzione positiva". Dal Comitato Salute Pubblica nessuno sconto però per la tutela dell'ambiente

Uno striscione del Comitato Salute Pubblica

"Non è più possibile agire in deroga alle normative europee e nazionali, sempre più stringenti in tutela dell’ambiente. Sia per quanto riguarda le attività industriali produttive, sia per quanto riguarda le attività di trattamento dei rifiuti".

Lo hanno sottolineato e ribadito dal Comitato Salute Pubblica in merito alla situazione della discarica in zona Ischia di Crociano a Piombino dopo l'annunciato fallimento della società Rimateria che la gestisce.

"Come si può ancora difendere l’operato di una società che, dall’atto della sua nascita, non è mai stata a norma, nonostante le continue sollecitazioni e raccomandazioni degli organi regionali preposti? - si sono domandati dal Comitato - Come si può ancora credere che una società possa perseguire il bene del territorio quando ha agito fino ad ora solo perseguendo la logica del profitto, accumulando debiti, prendendo in giro i suoi dipendenti come i cittadini, con false prospettive di sviluppo legate alla bonifica del Sin, portando solo altri rifiuti sul territorio, ignorando le regole e le normative per anni? Come si può ancora dare credito a una società che sulla questione delle bonifiche non ha mai fatto niente ma ha vagamente ipotizzato una messa in sicurezza di due discariche esistenti nel Sin di Piombino, solo al fine di ottenere nuovi spazi di discarica? Sono queste le bonifiche che vogliamo? E’ questo che il nostro territorio merita? Il destino di RiMateria era già scritto, chi non capisce è perché non vuol capire".

"Oggi l’ambiente è una priorità in tutti i consessi nazionali ed internazionali e non sono ammesse deroghe. Ma la responsabilità di tutto questo non è certo dei lavoratori per i quali ci auguriamo una soluzione positiva", ha concluso il Comitato Salute Pubblica.