Attualità

Rimateria verso il fallimento

I soci industriali hanno deciso di non sostenere la società come previsto dal piano concordatario. Il sindaco Ferrari: "Un fallimento annunciato"

La discarica di Piombino

La società Rimateria che gestisce la discarica di Piombino preannuncia il fallimento. Le voci che circolavano da giorni attorno a questa ipotesi si sono palesate durante l'assemblea dei soci.

Il Consiglio di Amministrazione della società Rimateria in una nota ufficiale ha comunicato che "si è svolta l’assemblea dei soci chiamata a deliberare il sostegno della società. I soci industriali hanno deciso di non sostenere la società come previsto dal piano concordatario. Il Consiglio di Amministrazione ha preso atto della situazione e ha comunicato prontamente al tribunale il venire meno dei presupposti del piano concordatario presentato il 5 Marzo scorso".

"Un fallimento annunciato causato dalla malagestione, tra debiti milionari e mancato rispetto delle norme ambientali", ha commentato il sindaco di Piombino Francesco Ferrari che sin dalla campagna elettorale si era battuto contro l'aumento dei volumi di discarica.

"Rimateria era di fatto già fallita da tempo. - ha aggiunto - È una questione che viene da lontano, da anni di malagestione, da decine di milioni di euro di debiti e da uno scarsissimo interesse per l’impatto ambientale. L’unico modo per evitare questo epilogo sarebbe stato continuare nel percorso tracciato dalle precedenti amministrazioni, concedendo il raddoppio dei volumi, incuranti delle conseguenze sulla salute e sulla tutela del territorio. I cittadini di Piombino, con il voto del 2019, hanno scelto la strada da percorrere dando mandato a questa Amministrazione di cambiare il futuro della città proprio a partire dalle questioni ambientali. Ed è con questa responsabilità che abbiamo intrapreso una nuova via, diversa, condivisa con la Regione Toscana che, negli ultimi mesi, ha dimostrato grande attenzione per il rispetto delle norme ambientali non concedendo sconti a Rimateria e pretendendo il rispetto delle prescrizioni, solo parzialmente ottemperate, giungendo così, inevitabilmente, al fallimento dell’azienda. Se i soci privati di Rimateria avessero veramente voluto integrare la propria attività con il nuovo percorso che la città ha intrapreso, se avessero voluto sanare le enormi falle in ordine alla gestione dell’impianto, avrebbero avuto il tempo e le risorse per farlo. Adesso - ha concluso - si apre un nuovo capitolo in cui ci rimboccheremo le maniche, assieme alle altre istituzioni competenti, per affrontare la questione ambientale e quella occupazionale; per tutelare, ancora una volta, i cittadini dalle conseguenze che quella discarica ha avuto, e avrà, sul territorio".