Baratti e Populonia sono luoghi pregni di storia e, oltre all’area del Parco Archeologico, non si esclude la presenza di resti dell’antico passaggio dell’uomo.
Se con l’alluvione il parco archeologico è stato inondato dal fango, un’altra parte di reperti (fuori dalle competenze del parco) è parzialmente tornata alla luce. La Romanella ricalca l'antica strada che conduceva all'acropoli e da quanto si intravede dalle intersezioni stradali potrebbe raccontare tanto altro ancora del passato del golfo.
Questi ritrovamenti, come spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Claudio Capuano, non appena evidenziati sono stati segnalati alla Soprintendenza. Alcuni lavori di ripristino, infatti, sono al momento fermi in attesa del responso del dottor Andrea Camilli, l’ispettore della Soprintendenza per i Beni Archeologici che si occupa proprio di Baratti.
Non è ancora chiaro cosa siano questi ritrovamenti; l'Associazione Archeologia Piombinese, per esempio, ritiene indispensabile l’intervento di un esperto per affermarne il valore.
Di norma quando si verificano situazioni simili è necessario contattare la guardia di finanza, i carabinieri, un funzionario della Soprintendenze o la società che gestisce il parco archeologico. Innescata questa procedura, chi di dovere è chiamato a monitorare e valutare la situazione. Presto, insomma, arriveranno degli aggiornamenti.