Lavoro

"Rebrab o è o non è", per Rossi così non va

E confessa: "Ho sempre tenuto un elemento di fiducia in questo investitore, quando le cose non si sono attuate ho condiviso l'iniziativa del Mise"

Enrico Rossi

"Sulla Lucchini la questione è serissima, preoccupante, speriamo che presto si veda uno spiraglio. Rebrab o è o non è, non può tenere ferma la situazione per troppo tempo". Così il presidente Enrico Rossi, che da sempre ha dato fiducia all'imprenditore algerino, è intervenuto sulla nuova fase che si sta aprendo per il polo siderurgico di Piombino.

"Ho sempre tenuto un elemento di fiducia in questo investitore, quando però le cose non si sono attuate ho condiviso l'iniziativa del Ministero dell'industria. - ha aggiunto - Sento però che contro Piombino si muovono troppe situazioni, mi sembra che ci sia un interesse affinché Piombino non riprenda a produrre acciaio". 

Per il presidente Rossi al momento solo una cosa è chiara. "Dalla crisi di Piombino si può uscire solo in un modo: tornando a produrre acciaio. Non ci accontenteremo mai della ripresa produttiva dei soli laminatoi ma non dell'acciaio. Non sosterremo mai un progetto che non preveda il ritorno alla produzione dell'acciaio". 

Intanto a Piombino migliaia di lavoratori sono in attesa di novità che potrebbero arrivare dall'assemblea dei soci Aferpi che si terrà a Roma il 15 Novembre. Previsto per i primi di dicembre l'arrivo di un carico di blumi (leggi l'articolo correlato).