Lavoro

"Il bisogno di certezze diventa fortissimo"

Lo ha detto il presidente Rossi durante l'incontro al Mise sulla questione Aferpi. Fiducia nel porto, il polo agroalimentare non convince

Enrico Rossi

"A Piombino il bisogno di certezze diventa fortissimo. Io ho avuto modo di incontrare Jindal, che si è detto interessato all'acquisizione. Credo che chiunque sia l'eventuale subentrante la nostra attenzione debba concentrarsi sulle condizioni di gestione, sul piano industriale, sugli investimenti, ma soprattutto sull'aspetto occupazionale. Se dovessimo essere in presenza di un'offerta che prevede la possibilità di tornare a produrre acciaio, con le dovute cautele ed attenzioni dovremmo prenderla in seria considerazione".

Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, è intervenuto con questa posizione alla riunione convocata a Roma, al Ministero dello sviluppo economico dal ministro Carlo Calenda, per fare il punto, insieme al commissario Piero Nardi e alle organizzazioni sindacali, sulla difficile situazione del polo industriale di Piombino, a pochi giorni dalla scadenza di quanto previsto dall'addendum contrattuale sottoscritto nel giugno scorso tra l'amministratore straordinario della ex Lucchini e Cevital in merito all'individuazione di un partner industriale o alla presentazione di un convincente piano industriale.

Di certo, come ha riferito il presidente Rossi sulla base dello studio commissionato alla Regione all'Irpet, non è convivente il progetto del polo agroalimentare perché prevede investimenti superiori a quelli promessi nel settore siderurgico.

Su Piombino, però, sussistono alle prospettive in sospeso con Bruxelles per ciò che riguarda l'accesso a finanziamenti comunitari e al fondo sviluppo e coesione. Aspetto che non ha voluto tralasciare il presidente Rossi, assieme a quello legato allo sviluppo portuale con l'attività di demolizione e refitting navale e l'accordo siglato con General Electric (leggi l'articolo correlato).