Cultura

Detenuti al Salone del Libro col premio Casalini

Si tratta del premio letterario, alla sua diciassettesima edizione, intitolato a Emanuele Casalini, professore di liceo e preside a Piombino

Foto di repertorio

Al Salone del Libro di Torino, nello stand della Regione Toscana, è stato presentato il Premio letterario Casalini, il concorso letterario intitolato a EmaNuele Casalini professore di liceo e preside a Piombino, nonché docente di scrittura e letteratura al carcere di Porto Azzurro.

Durante la presentazione avvenuta a Torino anche alcuni detenuti ed ex detenuti che hanno vinto le passate edizioni.

"Nel Premio Casalini, che con consapevole soddisfazione portiamo all'attenzione dell'opinione pubblica, i protagonisti sono i detenuti. - ha detto l''assessora regionale all'Istruzione, formazione e lavoro Cristina Grieco - La cultura vola oltre i confini, come dice lo slogan della nostra Regione a Torino, ed aggiungerei anche oltre i muri del carcere perché le persone possono maturare e crescere, attraverso la scrittura, anche all''interno di una casa di reclusione". 

Scrivere, infatti, non solo aiuta a comunicare ma anche a rendere meno gravoso il peso della solitudine e della costrizione che una persona vive all'interno del carcere. Pensiero sottolineato da Lucia Paperetti, vedova del professor Casalini.

Il premio letterario Casalini è stato fondato nel 2002, poco dopo la scomparsa del professore, dalla San Vincenzo de Paoli e dall'Unitre di Porto Azzurro che lo stesso Casalini aveva contribuito a fondare. Questa è la 17esima edizione.