Dopo il successo dell'Atletico Piombino ai play-out, Gordiano Lupi ha intervistato staff e giocatori per suggellare un momento cruciale per la squadra.
Luca Gherardini, uno dei condottieri verso la salvezza ci ha detto: “È stata una bella salvezza, emozionante, conquistata con il cuore. Visto il maltempo di domenica non ci aspettavamo un pubblico così numeroso al Magona. Piombino ha risposto in maniera incredibile, non era scontato con la pioggia che cadeva incessante dalle prime ore del mattino avere quasi trecento persone assiepate in tribuna e qualche coraggioso munito di ombrello in gradinata. Il nostro grande pubblico va soltanto ringraziato. I ragazzi che sono scesi in campo hanno dato tutto quello che avevano in corpo, forse pure di più. Sono stati incredibili, hanno fatto tutto loro, si son salvati loro, il merito è soltanto di questa squadra. Come ho detto ai giocatori quando mi hanno chiamato a guidare il Piombino per le ultime gare, insieme a Marco Masullo, ho sempre creduto nella salvezza, perché questa squadra è composta da ragazzi seri che si allenano a mille, dimostrando passione e voglia di ben figurare. Era giusto che il Piombino si salvasse e i ragazzi sono tutti da applausi. Ringrazio il Presidente Spagnesi, che non ha fatto una scelta semplice incaricando me e Masullo alla guida della prima squadra, perché non avevamo mai allenato in Promozione, ma è stato ripagato con la salvezza per la scelta coraggiosa. Ringrazio Enzo Madau, Luca Barchi, Roberto Ulivi, Pier Paolo Rosalba, Gianluca Iacometti, Alessio Arzilli e Gianluca Cateddu, che sono sempre stati vicini alla squadra”.
Marco Masullo, il secondo traghettatore verso la salvezza ha aggiunto: “Quando il Presidente mi ha chiamato per affidarmi questa grossa responsabilità non nascondo che avevo i lucciconi agli occhi, perché insieme a Luca avevamo una gran voglia di prendere in mano questa squadra. Non ho esitato un secondo ad accettare e l’ho fatto con grande emozione. Questi ragazzi sono un gruppo straordinario, mosso da grande spirito di sacrificio e voglia di fare. La salvezza è una loro conquista, noi abbiamo cercato di trasmettere lo spirito giusto, la carica agonistica e la voglia di credere nelle proprie possibilità, con l’atteggiamento corretto di due allenatori che erano anche degli amici. Ringraziamo i nostri tifosi per l’appoggio che ci hanno dato, sia in casa che fuori, sono stati il nostro dodicesimo uomo in campo. La città non meritava una retrocessione. Abbiamo vinto tre partite fondamentali, in fondo, su 4 partite abbiamo raccolto 3 vittorie, cosa per niente facile, evitando di giocare lo spareggio fuori casa. Se abbiamo fatto un lavoro straordinario è stato merito dei ragazzi, noi ci prendiamo il merito di aver sempre creduto in questa salvezza. Ringrazio la società che mi ha dato l’opportunità di allenare nella mia città, dopo averlo fatto a San Vincenzo. Ringrazio tutta la società come ha fatto Luca Gherardini. Siamo stati una famiglia ed eravamo sempre uniti. Si arrivava allo stadio ridendo e scherzando, allo stesso modo tornavamo a casa. Questo fa la differenza in certe categorie. Ci auguriamo di continuare a far parte dello staff tecnico, sia io che Luca, ma attendiamo di parlare con il Presidente. Ringraziamo anche te per il sostegno continuo durante il campionato, perché il tempo che dedichi al Piombino non è poco”.
Il direttore sportivo Luca Barchi, a salvezza raggiunta, è più rilassato: “Siamo arrivati alla fine di questa stagione per quanto riguarda la prima squadra con un epilogo al cardiopalma, proprio dove non volevamo arrivare, perché i progetti di partenza erano altri: ottenere una salvezza tranquilla. Siamo giunti a giocare la partita di play-out che è andata come tutti sappiamo, una partita dominata dall’inizio alla fine, giocata con carattere anche se il campo era ridotto a un acquitrino per la pioggia incessante caduta per tutta la giornata. Sicuramente il cambio di panchina con Marco Masullo e Luca Gherardini, da un punto di vista del morale, ha dato gli effetti sperati, ricompattando il gruppo e ricucendo certe situazioni che si erano venute a creare. Ringrazio anche Venturi e Verdiani per tutto quello che hanno fatto e per il lavoro svolto, il primo a inizio campionato, il secondo nella fase finale. Non voglio certo sminuire i loro meriti e il contributo dato. Adesso godiamoci questa salvezza e pensiamo a programmare con calma il futuro”.
Il direttore generale Enzo Madau confida: “La prima cosa che devo dirti è grazie per il sostegno che ci hai dato in questi tre anni complicati. Gordiano, io sono tornato nel Piombino dopo una retrocessione devastante. Ci trovai due giocatori: Braschi e Mormina, per fare il campionato presi sedici giocatori, certamente quelli più forti erano già collocati o non accettarono di venire. Mi dettero un grosso aiuto i 2004 che come quote valevano. Il secondo anno inizialmente non rimasi in società, ma le cose andavano male e Spagnesi mi chiamò. Conosci la storia, ci siamo ancora salvati. Quest’anno è stato difficile perché la squadra è mancata in alcune partite soprattutto nel carattere e nella gestione della partita. Alcuni episodi sono stati sfavorevoli, poi ci sono state troppe partite taroccate. Comunque il gruppo per il prossimo campionato esiste, ovviamente servono innesti mirati nei tre reparti e quote di valore. Poi mi auguro che il Presidente per il prossimo campionato sia più disponibile per quanto riguarda il budget. Lo deve aumentare e non di poco. Le squadre di alta classifica hanno speso il doppio, il Belvedere addirittura il triplo di noi. Poi deve trovare persone che curino il campo e la struttura. Così non ci si può allenare. Gordiano, mi raccomando, stai vicino al nostro Piombino”.
Michela Righi, vice presidente, afferma: “Per la salvezza dico solo che i ragazzi l’hanno meritata, perché hanno sempre avuto testa e cuore nonostante i risultati a volte abbiano fatto sembrare il contrario. Io ho sempre avuto grande fiducia in loro, dal primo all’ ultimo, senza distinzione, compreso “i non piombinesi”, a volte un po’ maltrattati sui social, perché anche chi veniva da fuori ha fatto grandi sacrifici e ha messo la stessa passione degli altri. Bravi Masullo e Gherardini che a livello di morale sono riusciti a dare quel pizzico di energia che serviva per superare una fase di stallo. Per i progetti futuri, siamo già al lavoro, non c’è tempo da perdere!”
Tutto lo staff del Piombino va ringraziato, a parte le persone intervistate. Provo a ricordarli uno per uno. Gianluca Iacometti, assistente tecnico, persona pacata e educata, di assoluta competenza. Alessio Arzilli, allenatore dei portieri, un punto fermo da tempo, speriamo di averlo anche per la prossima stagione. Pierpaolo Rosalba, fisioterapista, persona competente che ha sempre messo a disposizione la sua professionalità. Roberto Ulivi, team manager, da anni nel Piombino, uomo che rappresenta bene la società. Gianluca Cateddu, accompagnatore della prima squadra, tuttofare innamorato del Piombino calcio, importante per la gestione delle trasferte, anche se non ama mettersi in mostra e sta sempre dietro le quinte. Manuel Generoso, segretario, ha dato un grande supporto e continuerà a darlo. Remo Scordo, consigliere, con la sua saggezza è stato di grande utilità per tutti. Gaetano Generoso, custode, ha ben gestito la parte pratica. Salvatore Napolano, manutentore del campo e tuttofare, è sempre stato presente. Il presidente Spagnesi va ringraziato perché fa il possibile per non far mancare niente alla squadra.
Dedicheremo un articolo a parte ai giocatori, protagonisti principali della salvezza.