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Sanità, “abbiamo bisogno di certezze”

Giannoni (Nursind): “Prosegue lo stato di agitazione, la carenza di personale è endemica: chiediamo di essere ascoltati subito in Regione”

Foto di repertorio

“Due anni di stato di emergenza e una pandemia tuttora in corso non hanno cambiato niente: la Regione Toscana continua a non fornire alcuna risposta sulla carenza di personale infermieristico. Mancano 5mila infermieri in Toscana e non abbiamo nessuna certezza nemmeno sui contratti in scadenza a fine aprile”. A suonare l’allarme sulla situazione del Sistema Sanitario Regionale è Giampaolo Giannoni, coordinatore regionale Nursind, sindacato autonomo delle professioni infermieristiche.

Le criticità riguardano tutte le strutture toscane, Valli Etrusche ed Elba comprese dove da mesi vanno avanti segnalazioni di disservizi e carenza di personale.

“Ci sono carenze gravissime sull’assistenza domiciliare – ha aggiunto Giannoni – così come sull’infermiere di famiglia e sul servizio di emergenza urgenza del 118. In questo caso si aggiunge la carenza dei medici, ad aggravare la situazione. Nei reparti ospedalieri il bilancio non è migliore, con colleghi costretti a continui rientri per coprire le lacune e ferie non fruite che si accumulano da almeno 2 anni”.

“La carenza di personale è un tema annoso – ha proseguito il coordinatore Nursind Toscana – tanto quanto la mancanza di risposte concrete da parte dell’amministrazione. Ma adesso la misura è colma: abbiamo bisogno di certezze, vogliamo un piano organico dalla Regione Toscana che consenta di superare lo stallo. Servono risposte e servono subito, prima di entrare nella prossima emergenza”.

Per questo dai rappresentanti Nursind la richiesta di una convocazione urgente in Regione e l'apertura di un tavolo tecnico così come promesso in Prefettura all'indomani della proclamazione dello stato di agitazione. Nel frattempo, lo stato di agitazione prosegue.