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Svelato il mistero della strana schiuma spiaggiata

Le analisi dall'Arpat hanno chiarito che si tratta di cera di idrocarburi. Recuperati tre quintali e mezzo della sostanza dal mare e dalle spiagge

Un particolare della sostanza spiaggiata (Foto: Arpat)

Sono arrivati i risultati delle analisi sui campionamenti della strana sostanza spiaggiata in alcune spiagge di Portoferraio e Marciana Marina all'Elba e segnalata anche San Vincenzo, Forte dei Marmi, Poveromo e anche a Baratti.

Sulla base delle indagini preliminari condotte dall'Arpat si ipotizza che il materiale spiaggiato sia una cera di natura idrocarburica (cera paraffinica o cera polietilenica). Questa tipologia di prodotto non presenta particolare pericolosità né per l'uomo né per l'ambiente.

Oltre agli spiaggiamenti di questa sostanza, il monitoraggio di Arpat e Capitaneria di Porto, sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Livorno, ha portato all’individuazione di alcune chiazze di prodotto, lungo il versante settentrionale dell’Isola d’Elba e al largo della Riviera degli Etruschi. Eseguiti i dovuti campionamenti si è proceduto a un'operazione di bonifica con il battello disinquinante Marzocco che ha recuperato complessivamente circa 350 chilogrammi di sostanze.

Da ulteriori controlli incrociati con Arpa Liguria è stato permesso di appurare che già nella giornata di giovedì 15 giugno lo stesso fenomeno era accaduto nel Comune di Finale Ligure. Un fenomeno simile si era verificato nel 2012, ma di colore biancastro, e in quell'occasione le indagini accertarono un'imbarcazione aveva lavato con acqua di mare le cisterne che contenevano cera paraffinica provocando lo spiaggiamento di rilevanti quantità di sostanza.

Sul caso toscano sono in corso ulteriori accertamenti per definire anche il corretto smaltimento di questa stostanza.