In questi giorni chi si è recato a Buca delle Fate ha trovato una brutta sorpresa, delle scritte no vax rosse che imbrattano la scogliera. Il gesto è stato condannato da più fronti, nel merito è intervenuto anche il Wwf Livorno che allarga il dibattito al tipo di turismo che interessa la nostra zona e a possibili strategie per tutelare Baratti.
"L'episodio di questi giorni, degli scogli imbrattati a Buca delle Fate, porta a galla almeno due punti chiave. Il primo è che deturpando monumenti storici o naturali non si rafforzano le proprie idee e convinzioni, anzi ci si dà, come si suol dire, 'la zappa sui piedi'! E' come voler far smettere i bombardamenti su Gaza imbrattando il Rivellino a Piombino! Pura follia e stoltezza! Visto che questo non è un episodio isolato, già due casi simili quest'estate a Cala Martina nel Comune di Scarlino, possiamo arrivare al secondo punto: urge una riflessione più ampia, che come associazione abbiamo già portato a questa amministrazione comunale di Piombino e alle precedenti, ovvero che tipo di turismo vogliamo per la Val di Cornia e la Toscana tutta?".
"Anche il 2025, come gli anni precedenti, si conclude con un bilancio negativo per il rispetto del territorio e dell'ambiente che, invece, dovrebbe essere un valore aggiunto. - hanno commentato - Quest’estate, anche di più degli anni precedenti, non sono mancati i controlli delle polizie municipali sulle coste della Val di Cornia, ma la triste realtà è che sempre più persone vengono nelle nostre zone per campeggiare abusivamente, nonostante leggi regionali e nazionali che lo vietino, accendere fuochi sulla spiaggia nei mesi di maggiore pericolo e di divieto, per non parlare dei rifiuti abbandonati sulle spiagge e lungo i sentieri. Questo scenario si ripete ormai da anni da Livorno a Grosseto, complici anche i numerosi richiami al wild che appaiono sui social relativi alla nostra costa, ragion per cui è sempre più necessario un coordinamento tra le amministrazioni per effettuare sempre più controlli, fare corretta informazione sul rispetto del territorio e aumentare la cifra per alcune sanzioni decisamente troppo basse. Per esempio, a Baratti, è più conveniente pagare la multa per divieto di sosta, che pagare il parcheggio stesso!".
"La costa toscana è conosciuta per essere ancora ricca di spiagge libere e lasciate al naturale, meta quindi di chi ama il wild e che spesso fa campeggio abusivo, lascia rifiuti, accende fuochi per cucinare e pesca di tutto, pesci, ricci, patelle, chiocciole di mare, fregandosene delle leggi di tutela e lasciando il territorio deturpato ed impoverito. - hanno proseguito - Questo tipo di turismo è insostenibile, poiché molte delle nostre bellezze in pochi decenni andranno perse. Pertanto crediamo sia urgente affrontare l'argomento e non vergognarsi di poter prevedere o valutare ingressi controllati, a numero chiuso, almeno in certi luoghi ed in certi periodi dell'anno. Continuare con un turismo qualunquista e basato solo sui numeri, porterà soltanto ad un lento, forse nemmeno troppo, ma inesorabile consumo del nostro patrimonio. Questo non lo vogliamo assolutamente!".