Politica

Prosegue lo scontro tra assessore Parodi e Lega

I malumori nella maggioranza non si spengono e dopo Scanzi sul palco salirà Rondelli. Canta "Imagine" canzone già criticata dalla leghista Ceccardi

Bandiera della Lega (Foto di repertorio)

Dopo le critiche per lo spettacolo di Andrea Scanzi a Piombino, il partito locale della Lega dovrà fare i conti anche con il cantante livornese Bobo Rondelli, altro ospite inserito nel cartellone degli eventi estivi, e che ha recentemente contestato cantando il brano "Imagine" la candidata presidente di centrodestra in Toscana Susanna Ceccardi arrivata a Livorno per una iniziativa pubblica. La scelta della canzone di John Lennon perché in una polemica accesa su La7 la Ceccardi l’aveva definita marxista.

Nessuna replica ufficiale da parte della Lega Piombino che, dalle fila della coalizione di maggioranza, ha aspramente criticato l'operato dell'assessore Giuliano Parodi per quanto riguarda la composizione del calendario degli eventi estivi. 

Tra gli aspetti contestati dalla Lega la mancanza di rispetto nell'aver scelto un artista che tra i suoi best seller ha un libro dal titolo 'Il cazzaro verde' (riferito a Matteo Salvini, ndr) e la spesa che si aggira attorno ai 200mila euro per la rassegna estiva. "Prendiamo le distanze da alcune scelte da lui fatte nel cartellone degli eventi estivi che è stato comunicato al nostro partito solo a cose fatte, auspicando comunque, visto l’investimento di circa duecentomila euro fuoriusciti dalle casse comunali, che l’intera manifestazione abbia un grande successo di pubblico dall’intera Toscana, ed il conseguente ritorno economico per la città", aveva commentato la Lega (leggi qui l'articolo collegato).

La vicenda ha sollevato non pochi malumori tanto che la Lega è arrivata a chiedere un rimpasto di giunta per avere maggiore rappresentatività date le percentuali dei risultati delle elezioni amministrative 2019. "Per colpa mia sta scoppiando la giunta", ha ironizzato in un post su Facebook Andrea Scanzi.

"I contenuti culturali non possono essere emanazione diretta di chi governa, ma, anzi, è responsabilità delle istituzioni garantire ai cittadini di poter scegliere in maniera libera e autonoma quegli eventi che possano farli crescere come critici e liberi cittadini", ha replicato il sindaco di Piombino portando l'attenzione sulla questione culturale della bagarre e cercando di smorzare quella politica.