Politica

Scuole, "fatiscenti e rimbalzo di responsabilità"

Giovani Comunisti: "I problemi legati alla dad sono recenti in una scuola che a dire il vero era zoppicante ben prima della crisi"

Foto di repertorio

Gli studenti piombinesi sono tornati a farsi sentire per denunciare la situazione di disagio che stanno affrontando in questo periodo. A sottolinearlo i Giovani Comunisti Piombino che hanno sottolineato come i principali problemi da affrontare siano quelli dei complessi scolastici fatiscenti e della distribuzione gratuita dei dispositivi di sicurezza obbligatori per fare lezioni in presenza. 

"Non solo, - hanno commentato in una nota - ma si esprime la generale insoddisfazione da parte dei ragazzi per la gestione della crisi sanitaria che li ha visti in tutto questo periodo in fondo alla classifica delle priorità del governo, con lo sport fermo e la didattica a distanza come unica risposta. Eppure se i problemi legati alla dad sono recenti, in una scuola che a dire il vero era zoppicante ben prima della crisi, i problemi legati al pessimo stato delle scuole piombinesi non sono certo una novità". 

A proposito delle condizioni delle strutture scolastiche: "I ragazzi tornano ad evidenziare problemi strutturali che accompagnano le scuole piombinesi da decenni e che hanno visto mobilitarsi generazioni prima di loro: è del 2019 l’ultima mobilitazione studentesca fatta per chiedere la sistemazione degli impianti di riscaldamento nelle aule in pieno inverno. In quest’ultimo anno, però, le condizioni dei complessi scolastici sono molto peggiorate, le infiltrazioni si sono spinte fino al punto di imporre la chiusura dell’intero secondo piano dell’Ipsia, si ha notizia di vigili del fuoco chiamati a testare l’agibilità delle classi colpendo con il manico della scopa i solai rigonfi a causa dell’umidità e addirittura di una scala antincendio inagibile. Nonostante ciò - hanno aggiunto i Giovani Comunisti - quello a cui i ragazzi hanno assistito in questi anni è stato un continuo rimbalzo di responsabilità tra la provincia e il comune, uno stallo che pareva essersi sbloccato lo scorso anno con l’approvazione di un finanziamento di alcuni milioni di euro da parte della provincia per la messa in sicurezza degli stabili piombinesi. A parlare più delle promesse ci sono le foto circolate nei giorni scorsi dei corridoi e delle aule degli istituti invase da secchi pieni d’acqua piovana". 

"Ma se è vero che gli stabili sono di pertinenza della provincia, ci si chiede però che cosa stia facendo l’assessore all’istruzione del Comune di Piombino. Sollecitare, riferire sullo stato dei finanziamenti promessi e accertarsi delle reali condizioni delle aule nelle quali mandate i vostri figli crediamo che sia una responsabilità politica che rientra pienamente tra le sue competenze", hanno concluso.