Attualità

Scuola, più indirizzi e presidi da tutelare

Il Consiglio provinciale ha approvato il Piano di dimensionamento scolastico per l'anno scolastico 2021/2022 che interessa anche la Valdicornia

Una classe (Foto di repertorio)

Durante il Consiglio provinciale di giovedì 26 Novembre è stato approvato il Piano di dimensionamento scolastico per l'anno scolastico 2021/2022.

Il documento, approvato all’unanimità dei presenti, contiene tutte le proposte definite insieme a tutti soggetti che hanno partecipato al percorso di concertazione: le Conferenze zonali per l’educazione e l’istruzione di Livorno, Val di Cecina, Val di Cornia e Isola d’Elba, i dirigenti scolastici di tutti gli istituti autonomi, il dirigente dell’ufficio scolastico regionale per l’ambito territoriale della provincia di Livorno, le organizzazioni sindacali, la Camera di commercio Maremma e Tirreno e l’Agenzia Regionale per l’Impiego.

Nell’ambito della programmazione dell’offerta formativa generale, il Piano individua come criteri principali quello di favorire sia il mantenimento di presidi scolastici importanti, di ogni ordine e grado, nelle zone disagiate dal punto di vista territoriale, come zone collinari e distanza dei plessi scolastici, e socioeconomico, sia il sostegno agli indirizzi di studio degli istituti professionali e tecnici.

Per quanto riguarda la Valdicornia, nel Piano si sottolinea la necessità di mantenere pienamente operativo il presidio scolastico della Scuola primaria del Comune di Sassetta La voce del Bosco.

Per quanto riguarda gli istituti di istruzione secondaria superiore, il Piano tiene conto della richiesta di un rafforzamento dell’offerta formativa dell’area piombinese con la proposta di istituire il liceo classico all’istituto Einaudi e l’indirizzo Servizi commerciali all’Ipsct Ceccherelli (corso serale); nel Piano si raccomanda, inoltre, la possibilità di derogare alla norma sulla perdita dell’autonomia per iscrizioni sotto le 600 unità per l’Isis Einaudi-Ceccherelli.

Il Piano sarà trasmesso alla Regione Toscana per il recepimento nel Piano regionale. Sarà poi l’Ufficio scolastico regionale a valutare l’insieme delle proposte, per l’approvazione finale di competenza esclusivamente ministeriale.