Politica

Continuità assistenziale, “lasciati senza medico”

Udc-Civici popolari liberali ha denunciato il caso che si è venuto a creare a Piombino e in Val di Cornia dal 30 Dicembre

“Dobbiamo prendere atto dell'ennesimo schiaffo della Asl alla popolazione di Piombino.
Di fatto il medico di Monteverdi che doveva coprire Piombino si è ammalato il 30 Dicembre sera. Ciò ha comportato la chiusura di 3 postazioni su 7: Monteverdi, Venturina e Piombino”, hanno spiegato da Udc-Civici popolari liberali in una nota.

“Le consulenze telefoniche e le visite domiciliari sarebbero garantite da Donoratico e San Vincenzo in prima battuta, poi anche da Rosignano e Cecina.
Questo vuol dire che dal 30 Dicembre Piombino, che è la seconda città della Provincia di Livorno per popolazione con i suoi 35mila abitanti, viene lasciata senza medico di continuità assistenziale, e che per avere una semplice ricetta di farmaci anche importantissimi quali l'insulina bisogna recarsi fino a Donoratico”, hanno spiegato.

“Questa ennesima dimostrazione di disinteresse della Asl per il benessere della nostra cittadinanza è assurda e intollerabile. - hanno commentato - Chiediamo alla Asl di provvedere immediatamente a ripristinare il servizio della continuità assistenziale.
Ci attiveremo ad ogni livello perché questo grave disservizio riceva le dovute censure e responsabili i meritati provvedimenti”.