Politica

"Serve un consiglio comunale aperto sulla Parchi"

Lo chiede il gruppo Piombino Domani con una mozione che verrà discussa in Consiglio comunale

Mercoledì 18 Giugno in Consiglio comunale si discuterà anche della Parchi, con una mozione presentata dal gruppo consiliare Piombino Domani, già inviata all’ordine del giorno dal mese di Maggio, con la quale si chiede al sindaco e alla giunta la convocazione urgente di un consiglio comunale tematico sulla situazione economico finanziaria della società e sulle sue prospettive, invitando a partecipare il presidente e il CdA della società stessa, gli altri sindaci soci e le rappresentanze sindacali dei lavoratori.

"Da alcuni anni, diversamente dal passato, la Società Parchi Val di Cornia è infatti caduta in una profonda crisi, identitaria e non solo – ha spiegato il gruppo consiliare - vivendo una situazione di grande precarietà dal punto di vista economico, senza alcuna autonomia e capacità di investimento, limitandosi a gestire l’ordinario, restando in piedi grazie soprattutto alle professionalità interne e dei dipendenti stagionali che svolgono il proprio lavoro con dignità e competenza, pur in condizioni di frustrazione e di incertezza costante del proprio futuro. Alla base di questo declino emerge la prevalenza del rapporto bilaterale tra i singoli Comuni e la società Parchi, con azioni frammentate e separate, senza coordinamento e senza garanzie per la gestione unitaria dei beni; una situazione aggravata dalla logica di comando su base azionaria e di centri di costo che ispira il Comune di Piombino e che rompe definitivamente l'unitarietà del sistema".

"Si tratta di un arretramento politico-amministrativo destinato a mortificare la valorizzazione di un progetto originariamente molto innovativo, che porta inevitabilmente a marginalizzare definitivamente il ruolo della società. - hanno commentato - Una dimostrazione molto preoccupante di questa gestione e di questo arretramento, è il fatto che il contratto di servizio della società sia stato prorogato solo per sei mesi, dal 1 Gennaio al 30 Giugno 2025, costringendo la Parchi a portare avanti solo il lavoro ordinario, alle porte con la stagione estiva e con la necessità di procedere all’assunzione del personale stagionale. Un altro settore fortemente penalizzato dall’assenza di strategia e di investimenti economici è quello dei parchi naturalistici, nel caso di Piombino il Parco naturalistico della Sterpaia, la cui situazione di deperimento e di mancata valorizzazione è sotto gli occhi di tutti, ma anche di siti classici e consolidati come il Museo archeologico di Cittadella e il complesso del Castello di Piombino, prima sottratto, poi affidato di nuovo alla gestione della società, ma senza continuità e solo per poter gestire eventi singoli organizzati dall’Amministrazione, dimenticandosi che all’interno esiste un Museo, quello delle ceramiche medievali, chiuso anch’esso al pubblico da diversi anni". 

"È pertanto necessario un impegno economico maggiore da parte di tutti i Comuni per il rilancio della società, valutando in maniera condivisa nuove prospettive che vanno dall'ampliamento degli azionisti, fino all'evoluzione della forma giuridica della società stessa", hanno concluso da Piombino Domani.