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Sicurezza e salute sul lavoro, nuovo impegno

I sindacati: “Un passo in avanti, ora dare continuità alle iniziative concordate”. Tra queste monitoraggi più accurati delle categorie a rischio

Foto di repertorio

Rientra anche il porto di Piombino tra i destinatari degli interventi per la sicurezza sul lavoro previsti da Regione Toscana e sindacati.

Un impegno necessario soprattutto a fronte di dati che parlano di un aumento degli infortuni gravi e mortali sia a livello nazionale che regionale, ma anche tenendo considerazione dei nuovi livelli essenziali di assistenza in ambito di prevenzione collettiva approvati nel 2017.

Sottoscritto, quindi, un verbale di concertazione tra la Direzione diritti di cittadinanza e coesione sociale e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil della Toscana. "L'obiettivo di questo accordo, che rinnova l'impegno congiunto della Regione e delle forze sociali per la sicurezza sul lavoro - ha sottolineato l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi - è quello di attivare una serie di azioni, come ad esempio l'individuazione dei settori di maggiore rischio per i lavoratori, per migliorare l'efficacia in tema di salute e sicurezza sui di lavoro, tenendo in considerazione le situazioni emergenti dall'evoluzione del mercato del lavoro e in particolare la popolazione lavorativa giovanile e anziana".

Previsti 20 milioni di euro per il quinquennio 2016-2020. Tra gli interventi il protocollo d'intesa per la pianificazione degli interventi sulla sicurezza del lavoro nei porti di Carrara, Livorno e Piombino (DGRT 1058/2015); il programma "Lavoro in Salute" (progetti dal n. 38 al n. 45) del Piano Regionale per la Prevenzione 2014-2018 (DGRT 1314/2015); il Piano straordinario "Lavoro Sicuro" nell'Area Vasta Centro (DGRT 56/2014 e DGRT 1328/2016); il Piano strategico regionale 2016-2020 per la sicurezza del lavoro (DGRT 151/2016); la sorveglianza sanitaria e il percorso clinico per gli ex esposti ad amianto e sviluppo di linee di indirizzo per la sorveglianza sanitaria di ex esposti ad altri cancerogeni occupazionali (DGRT 396/2016); il Piano biennale per la sicurezza dei lavoratori del marmo (DGRT 458/2016).