Il Camping Cig a Piombino chiede al sindaco Francesco Ferrari di pretendere pubblicamente dal Capo del Governo Meloni, appartenente al suo stesso partito, di preparare concretamente da subito la partenza del rigassificatore dal porto locale alla scadenza del Luglio 2026, se non prima.
Lo chiedono dal momento che il sindaco Ferrari continua a rivendicare il trasferimento del rigassificatore. In caso contrario chiedono al sindaco le dimissioni dalla carica, "in nome dell’etica della rappresentanza".
"A differenza del coro padronale di Confindustria, Jsw, Metinvest e altri, secondo noi bisogna dire no al rigassificatore a Piombino e altrove, per uscire dalla dipendenza dalle fonti energetiche fossili e inquinanti, care a Snam. - hanno proseguito dal coordinamento - Ed evitare parallelamente che gli stessi signori dell’energia invadano le campagne con ettari ed ettari di enormi pale eoliche e pannelli fotovoltaici, anziché istallarli sui capannoni esistenti; e magari resuscitino il nucleare in Italia, come piace a Meloni e Danieli, socio di Metinvest. Nell’attuale contesto preoccupante di nuovi, potenti e non disinteressati tifosi del rigassificatore, proponiamo di avviare un’attenta riflessione sull’utilità di ricorrere al referendum sul rigassificatore stesso e di farlo rapidamente, in modo da decidere se praticarlo, in tempo utile a modificare le norme comunali, come sarebbe probabilmente necessario fare".