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"Aspettiamo i comodi di Rebrab?"

Dal campeggio dei cassintegrati emerge il malumore per il rinvio dell'incontro al Ministero dello Sviluppo Economico previsto per oggi

"Il decisivo incontro di lunedì 26 al Mise è saltato. È saltato perché Rebrab non ha i soldi! - hanno commentato in una nota - Esattamente come capita a noi cassintegrati e disoccupati che, quando ci arriva una bolletta, siamo costretti a rinviarne il pagamento. Perché non abbiamo soldi. Rebrab ha chiesto ancora tempo per trovarli. Eppure sono due mesi che sapeva di doversi presentare a questa scadenza".

"Cosa facciamo, aspettiamo i comodi di Rebrab? - hanno aggiunto - I lavoratori non possono continuare a pagare le conseguenze di questo ulteriore, ennesimo, scontato ritardo; i tempi si allungano e diviene sempre più difficile continuare ad andare avanti con le misere risorse degli ammortizzatori sociali". 

Il Coordinamento Art.1 - Camping Cig non ha alcuna intenzione di aspettare. "Chiediamo con forza che almeno ci venga dato quanto è nostro di diritto. Vogliamo che ci venga immediatamente corrisposto il tfr", hanno detto.

E se di nuovo piano si sta parlando, per il coordinamento è necessario sottoporlo a nuova valutazione e a un nuovo referendum dei lavoratori. Ma l'attenzione va soprattutto alle sorti dei 719 lavoratori che dovrebbero rientrare in Aferpi entro il 9 novembre; resta, invece, la preoccupazione su ciò che potrebbe accadere dopo il primo luglio 2017 quando scadono gli obblighi del mantenimento dei livelli occupazionali. E chiedono a istituzioni e sindacati di intervenire.