Politica

Basta chiacchiere, per Spirito Libero bisogna fare

Basta polemiche in casa Pd. Per gli alleati in maggioranza bisogna accelerare con gli impegni presi, in caso contrario pronti alla contromossa

Andrea Fanetti, coordinatore di Spirito Libero

Le primarie Pd si portano dietro un’eco, non solo all’interno dello stesso partito (leggi l’articolo consigliato), ma anche tra gli alleati.

Spirito Libero non vuole intromettersi in una dibattito tutto interno ad un altro partito, ma in quanto alleato, ci permettiamo di dire che così non può andare: - si legge in un comunicato stampa firmato da Andrea Fanetti e Daniele Massari, coordinatore e vice di Spirito Libero - chi pensa di fare del bene alla città tenendo in fibrillazione questo sindaco e questa giunta farà solo un enorme piacere alle opposizioni ed un pessimo servizio ai cittadini. È un film già visto, che da altre parti, ha portato a far vincere forze che erano all'opposizione, laddove le lotte interne al Pd hanno intasato la politica, mettendo al primo posto i problemi di quel partito e non quelli di tutti”.

Insomma, per Spirito Libero non c’è da preoccuparsi solo dell’acciaio. Sul piatto ci sono la promozione turistica, le opere pubbliche, il piano strutturale, le varianti al regolamento urbanistico, la formazione professionale per il reinserimento lavorativo, l’Apea di Colmata per le nuove imprese, il piano della mobilità e combattere il disagio sociale. Questi solo alcuni degli aspetti su cui la lista civica si è soffermata, sottolineando il lavoro che l’Amministrazione sta portando avanti in questa particolare congiuntura economica e sociale.

“Se c'è un segnale che ci permettiamo di raccogliere dall'esito delle primarie del Pd è che bisogna velocizzare gli impegni presi e fare realmente quell’innovazione di cui si dice, - hanno concluso - ma per mettere in pratica questo, serve unità e chiarezza della coalizione nel suo insieme, ma in particolar modo da parte del principale partito che la compone”.

“Spirito Libero si è candidato per fare e far fare: - hanno concluso - nel momento in cui ci rendessimo conto che la cosa non è possibile o che il nostro apporto risulti inefficace e inconcludente, ne prenderemo atto e saremmo i primi a valutare le necessarie contromosse”.