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Esperti al lavoro nell'archivio delle acciaierie

Una ditta specializzata si occuperà dei lavori di spolveratura dell'archivio, necessario a seguito di anni di lavorazioni industriali

Al via le operazioni di spolveratura per la salvaguardia della memoria industriale della Città. Avviate il 15 ottobre le operazioni di spolveratura e pulitura dell’archivio delle acciaierie di Piombino, recuperato nei mesi scorsi dal Comune attraverso il proprio archivio storico in collaborazione con l'azienda Aferpi ora Jsw Steel Italy, e attualmente conservato presso i locali ex Volpi in viale Unità d'Italia.

Le operazioni di spolveratura specialistica delle carte, circa 1.400 metri lineari di documentazione sono state affidate dall'amministrazione comunale tramite gara alla ditta Sima-Tec di Firenze. I documenti risultano coperti dalle polveri che si sono accumulate negli anni per le lavorazioni industriali e devono essere sottoposte a un trattamento specialistico utilizzando attrezzature adeguate come una cappa aspirante collegata a un depolverizzatore con microfiltro per lavorare in ambienti chiusi senza rilasciare polveri e con altre tecniche specifiche.

Si tratta quindi di un’operazione di pulitura imprescindibile e preliminare al lavoro di studio e di valorizzazione del fondo che verrà avviato immediatamente dopo, nell’ambito dell’accordo di valorizzazione del patrimonio archivistico industriale e del lavoro toscano, sottoscritto tra Regione e Soprintendenza archivistica e coordinato dal Magma di Follonica. 

"Questo archivio rappresenta un patrimonio di idee, di esperienze, di fatti,. di storie che arricchisce il valore aggiunto della città e di tutto il territorio. - ha affermato il vicesindaco e assessore alla cultura Giuliano Parodi - Dopo il suo recupero che è stato effettuato nella primavera di quest'anno, entriamo adesso nella fase di valorizzazione vera e propria, che vede la collaborazione di enti diversi, (Soprintendenza Archivistica, Regione e Comuni) per un percorso culturale di grande spessore, nel quale le istituzioni fanno propria la percezione del valore delle carte che testimoniano la storia dei territori. Ovviare a questo impegno significherebbe non solo cancellare la memoria dell’impresa, ma anche quella del contesto sociale e culturale ad essa inevitabilmente collegato".

Il fondo documentario copre un arco cronologico che va dai primi decenni del Novecento alla fine del secolo scorso e testimoniano le varie fasi attraversate dallo stabilimento siderurgico: dall’Ilva altiforni e acciaierie d’Italia all’Italsider, dalle Acciaierie di Piombino Spa alla Deltasider, poi Nuova Deltasider, dalle Acciaierie e Ferriere di Piombino fino alla Lucchini Siderurgica, poi Lucchini Spa.