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"Occorre essere pronti a qualsiasi scenario"

Spirito Libero è intervenuto sullo stallo Aferpi in attesa del nuovo incontro al Mise. Ma per il coordinamento non si può rimanere inermi

"Non è più il tempo dei rinvii e dei galleggiamenti, adesso occorre chiarezza", questa volta a dirlo è il coordinamento Spirito Libero per Piombino. In attesa dell'incontro che si terrà il 6 aprile (leggi l'articolo consigliato), si vanno rincorrendo posizioni e interventi nella speranza di conoscere le sorti di quello che sarà della fabbrica piombinese. 

"Dobbiamo sapere se Piombino può tornare a colare acciaio, in quali tempi e con quali risorse certe che finanziano tali investimenti. - hanno aggiunto - Dobbiamo sapere se nel frattempo Piombino può tornare a produrre acquistando i semiprodotti per tutti e tre i treni di laminazione, con quali tempi e con quali finanziamenti che sostengono tali produzioni. Dobbiamo sapere su quali settori produttivi partirà l'agroindustriale, quando partirà e come sarà finanziato. Infine dobbiamo sapere se l'interesse sul porto e quindi l'opzione accordata a Piombino Logistics per il banchinone si potrà concretizzare, in quali tempi, con quali investitori e concentrandosi su quali mercati. Tante domande, - hanno detto da Spirito Libero - forse troppe, per un piano industriale che ancora non convince al di là delle buone intenzioni. Perché se è vero che sino ad adesso non potevamo che dare credito ad un imprenditore che è persona seria e rispettata nel mondo, che risorse nel suo Paese ne ha, che comunque oltre 100 milioni li ha investiti e gli impegni occupazionali li ha mantenuti, oggi, con l'approssimarsi del 30 giugno, non possiamo rimanere appesi solo alla buona volontà". 

Insomma, a questo punto occorre concretezza ed occorre essere pronti a qualsiasi scenario. Anzi, per Spirito Libero, sarebbe bene favorire anche altri scenari per recuperare nuovi posti di lavoro.