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Sto coi frati e zappo l’orto!

Su #tuttoPIOMBINO di QUInews Valdicornia “Sto coi frati e zappo l’orto!” di Gordiano Lupi. Foto di Riccardo Marchionni

Foto di Riccardo Marchionni

Sto coi frati e zappo l’orto non è espressione strettamente piombinese, ma toscana, forse a Piombino, in provincia di Livorno e Grosseto - zona Maremma - è stata coniata l’espressione comica, da teatro dell’assurdo Sto coll’orto e zappo i frati, ma l’originale va bene in tutta la regione. Che significa? Che non abbiamo voglia di affrontare un certo argomento, non se ne vuol proprio discutere, insomma tu pensala come vuoi, a me va bene tutto, sto coi frati e zappo l’orto. Quel che penso non ha importanza, seguiamo quello che ci dicono di fare, tanto a me non può importare di meno, mi pagano (in caso di lavoro) e io lo faccio, sto coi frati e zappo l’orto, non importa come la penso.

L’espressione è tipica del toscano bastian contrario, polemico, che non gli va mai bene niente, che lui farebbe tutto meglio, qualunque cosa sia, inutile dire, ma siamo un po’ tutti così, chi più e chi meno. Adesso che siamo in democrazia è ammessa la polemica per ogni piccola cosa, su Internet poi basta un film o un libro per accendere il dibattito, per non parlare di calcio e politica. In passato, quando non tutti erano così democratici e rispettosi del pensiero altrui, era meglio tacere per evitare conseguenze che potevano essere nefaste. Nel Medioevo, per esempio, bastava un niente per vedersi mozzare lo capo a tonno, come canta De Andrè. Ecco che nasce il detto sto coi frati e zappo l’orto, che sta per accettazione di fare il proprio dovere (come i frati che sottostanno alle regole), e dichiarazione di subordinazione, disposti persino a zappare l’orto, vangando a capo chino. I frati domenicani, al tempo del Savonarola, a Firenze e in Toscana, stabilivano la legge, quindi stare coi frati era sinonimo di stare dalla parte della legge, non replicare, così come zappare l’ortosignificava lavoro silenzioso e ubbidienza (proprio come facevano i religiosi).

Aggiungiamo che stare coi frati e zappare l’orto, un tempo, significava pure ritirarsi in convento, mettersi in disparte, non partecipare alla vita pubblica, meditare e attendere lo svolgersi degli eventi, senza prendere una posizione. Magari questo atteggiamento serviva a far passare una burrasca politica, una faida tra opposte fazioni, per poi ricomparire e trarre vantaggi dal proprio silenzio. Oggi resta il significato scherzoso, del tipo: Non me ne importa proprio niente delle vostre beghe, fate e dite quel che volete, io sto coi frati e zappo l’orto!