Politica

Scavi Baratti, l'erosione dipende da altro

Stoppare gli scavi lungo la spiaggia di Baratti? L'assessore Pellegrini e Parchi Val di Cornia rispondono alla proposta shock di Costa Toscana

L'appello dell'associazione Costa Toscana Cambiaverso si è rivelata una proposta shock. La richiesta di fermare gli scavi (quelli non straordinari si intende, ndr) lungo la spiaggia di Baratti parte dal presupposto che quel lembo di costa si rivela sempre più fragile e soggetto all'erosione costiera. 

Le reazioni sono state contrastanti e animate, soprattutto su Facebook; l'archeologa Carolina Megale, per esempio, non è per niente d'accordo. E non tardano a rispondere l'assessore Paola Pellegrini e il neo presidente della Parchi Val di Cornia Francesco Ghizzani Marcìa

Se da un lato è bene porre l'attenzione sulla fragilità della costa e il gravissimo rischio che corre l'arenile di Baratti, sarebbe riduttivo individuare le cause esclusivamente alla presenza di scavi archeologici.

Alcuni scavi, inoltre, vedono coinvolta la Soprintendenza archeologica della Toscana. Da uno di questi, recentemente, sono emersi reperti archeologici di grande valore largamente apprezzati dalla collettività. Inoltre, la Soprintendenza non autorizzerebbe mai lavori che mettano a rischio la conservazione dell'arenile; significherebbe, come sottolineano assessore e presidente, non riconoscere o non conoscere autorità e competenze.