Politica

Stop al consiglio, le opposizioni se ne vanno

Dopo aver detto la loro su Poggio all'Agnello, le opposizioni hanno abbandonato il consiglio comunale facendo mancare il numero legale per continuare

Poggio all'Agnello. Foto: tripadvisor.it

Il consiglio comunale è stato sospeso proprio mentre dove essere discussa la delibera di adozione della Variante per il complesso ricettivo di Poggio all'Agnello che avrebbe portato alla realizzazione di 108 appartamenti, pari al 40 per cento della struttura (leggi l'articolo correlato).

Dopo la presentazione dell'assessore Carla Maestrini e gli interventi delle forze politiche di opposizione, le stesse opposizioni (Movimento 5 Stelle, Rifondazione Comunista, Ferrari sindaco Forza Italia, Ascolta Piombino, Un'altra Piombino) sono uscite dall'aula al momento dell'intervento di Bruna Geri, consigliera del Pd, facendo mancare il numero legale durante la discussione. 

Per l'opposizione sussistono diverse criticità ed elementi di contrasto, già emersi anche nella precedente discussione in consiglio del giugno scorso, al momento dell'avvio del procedimento. A mancare sarebbe una visione strategica e generale sullo sviluppo turistico da parte dell'amministrazione, che così facendo starebbe cedendo a un ricatto occupazionale. Sulla base di questi e altri argomenti, le opposizioni hanno abbandonato l'aula in segno di protesta impedendo l'approvazione dell'atto che verrà nuovamente riproposto lunedì prossimo.

Nell'aula sono rimasti, infatti, solo 12 consiglieri del Pd e per avere il numero legale sarebbero stati necessari 13 consiglieri, e Marco Mosci “Sinistra per Piombino”, aveva abbandonato il consiglio quaranta minuti prima. Il presidente del consiglio Angelo Trotta ha consultato i consiglieri scrutatori di maggioranza e di minoranza che hanno deciso di interrompere il consiglio comunale prevedendo una nuova convocazione per il 16 dicembre.