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​“Stoppare la demolizione dell’Afo”

Ferrini (Piombino al futuro): "Non porsi il tema della conservazione e valorizzazione della memoria storica dimostrerebbe visione non lungimirante"

Stefano Ferrini

“È senz’altro condivisibile l’appello a non demolire l’altoforno e andrebbe preso in seria considerazione dai vari soggetti istituzionali, oltre che da Jsw”, ad affermarlo è Stefano Ferrini, candidato sindaco del progetto civico Piombino al futuro.

“Occorre però un progetto che possa utilizzare fondi europei e fondi Pnnr per salvaguardare, mettere in sicurezza e rendere attrattiva una delle ultime testimonianze di produzione a caldo di ghisa in Italia in uno stabilimento che, giova ricordarlo, negli anni passati è stato il secondo polo siderurgico d’Italia”. Ferrini ha poi ricordato gli esempi della Ruhr, di Völklingen e di Zollverein in Germania, dove il patrimonio siderurgico è stato preservato e valorizzato non solo come testimonianza del passato, ma anche come luogo ove svolgere mostre di arte contemporanea e altri eventi culturali ed è stato ridisegnato e reinterpretato in chiave moderna da grandi nomi dell’architettura. 

“L’Afo si trova su area del demanio marittimo in concessione, peraltro scaduta, a Jsw. Il Comune di Piombino dovrebbe coinvolgere l’Autorità di Sistema Portuale, la Regione e lo stesso Governo per stoppare la demolizione e lavorare, su un’area ben delimitata, ad un progetto di archeologia industriale che veda la partecipazione anche dei privati. - ha rilanciato Ferrini, che prosegue - Nel momento in cui si vanno a ridisegnare le aree per le nuove produzioni siderurgiche, con i possibili ed auspicabili accordi tra Jsw e Metinvest-Danieli, non porsi il tema della conservazione e valorizzazione della memoria storica dimostrerebbe una visione di breve respiro e non lungimirante del territorio e del suo futuro”