Politica

"Strade maleodoranti, pulire il centro non basta"

Per Lega Nord servizi insufficienti che non giustificano l'aumento della Tari registrata in Val di Cornia. "Non esiste solo il centro storico"

Foto di repertorio

Arrivano le bollette della Tari e l'aumento non è passato inosservato soprattutto a fronte dei servizi. A sottolineare questo controsenso tra spesa e resa è Lega Nord Val di Cornia che lamenta "servizi inefficienti".

"Ai cittadini, infatti, non sfugge che da quando è subentrata Sei Toscana nella gestione della pulizia della città, i servizi siano di grand lunga peggiorati sia qualitativamente che quantitativamente. - hanno detto - Strade maleodoranti e sporche con marciapiedi su cui bisogna spesso fare lo slalom per camminare, spazzamenti che non vengono effettuati per giorni e giorni, cassonetti non disinfettati, cestini non svuotati e presenza in certe zone di scarafaggi e topi, segno che non viene certo effettuata un'adeguata disinfestazione".

A salvarsi a primo acchito è il centro storico, segnalano, "dato che si tratta di un punto più a vista, le pulizie vengono effettuate più accuratamente".

"Volevamo però ricordare che Piombino non è solo centro storico e non è assolutamente possibile pagare bollette stratosferiche che talvolta arrivano fino a 500 euro. - hanno aggiunto - Inutile aprire segnalazioni alla Sei o alla Patrimoniale perché è già stato fatto, ma niente si è risolto, quindi a questo punto i piombinesi aspettano con ansia di salare dove vanno a finire tutti questi soldi perché sono stanchi di dover pagare per non ricevere in cambio un adeguato servizio".

Lega Nord chiama in ballo anche il turismo, soprattutto ora che la città starebbe effettuando una virata in tal senso. "Il primo biglietto da visita sarebbe rappresentato proprio dalla pulizia della città, insieme ovviamente al decoro urbano e al rifacimento di certe strade e marciapiedi che attualmente versano in condizioni indecenti".

Quello dell'aumento Tari non è un caso solo piombinese, Lega Nord non manca di lanciare un appello a tutti i sindaci della Val di Cornia.