Elezioni

“Sull’itticoltura Ferrari ritiri la determina”

Lo chiede Ferrini, capolista di Piombino al futuro a sostegno della candidatura a sindaco di Gianni Anselmi

Stefano Ferrini

“Ha perfettamente ragione il sindaco Ferrari: le regole sulla concorrenza non vanno ignorate. E quindi lo faccia e ritiri la determina che mette a gara i tre campi di allevamento a mare” sostiene Stefano Ferrini, capolista del progetto civico Piombino al futuro che appoggia Gianni Anselmi a sindaco. 

“Infatti, - ha proseguito Ferrini - il comma 1 dell’art. 4 della legge 118 del 2022 afferma che il Governo deve adottare decreti legislativi per riordinare e semplificare la disciplina in materia di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali, individuando procedure selettive per l’affidamento delle concessioni stesse, con esclusione di quelle relative ad aree, strutture e infrastrutture dedicate alla cantieristica navale, all'acquacoltura e alla mitilicoltura. Più chiaro di così. - ha proseguito Ferrini - Se la Bolkestein non si può applicare alle imprese che producono beni, come riconosce anche Ferrari, quale altra normativa e quali sentenze imponevano al Comune di Piombino di mettere a gara queste aree, rischiando di distruggere il primo polo italiano di allevamento ittico con oltre il 40% della produzione nazionale e 200 occupati?”.

“Come è possibile poi che vi siano state manifestazioni di interesse prima ancora che sia stato fatto un bando, è una cosa regolare? Di dove sono queste imprese, forse dell’area grossetana? E perché nel Novembre del 2021 Ferrari non procedette come ha fatto oggi e prorogò invece per altri due anni le concessioni? Se devono andarci oggi a gara, dovevano andarci anche allora. Cosa è cambiato?” si è chiesto ancora Ferrini, che ha concluso: “Ci sono cose non chiare ed elementi di opacità in questa vicenda, ma soprattutto c’è il rischio di distruggere ciò che è stato creato sino ad oggi col lavoro di tante persone e le risorse di molti imprenditori e di vanificare ulteriori importanti investimenti già previsti che avrebbero allungato la filiera produttiva con la trasformazione del pescato. Investimenti che avrebbero ulteriormente aumentato e qualificato l’occupazione nel nostro territorio, soprattutto quella femminile. Altro che diversificazione, altro che ‘scelgo Piombino’ come recita lo slogan di Ferrari".