Il cinema teatro Metropolitan, insieme al mercato coperto e all’ex circolino delle Acciaierie, sono al centro di una mozione presentata già a Novembre scorso dalla lista Gianni Anselmi sindaco e che sarà discussa nella prossima seduta del Consiglio comunale di venerdì 28 Febbraio.
Su questo tema il gruppo consiliare, insieme a Pd e a Sinistra Italiana, aveva già organizzato un’iniziativa pubblica in piazza Cappelletti lo scorso Novembre alla quale avevano partecipato molte associazioni e cittadini.
Partendo dallo studio di fattibilità commissionato dall’amministrazione comunale alla società Alterstudio Partners srl, che prevede la completa trasformazione della struttura con la drastica riduzione di posti di un terzo, da 900 a 610, al costo totale di circa 16 milioni di euro, il gruppo consiliare con questa mozione invita il sindaco e la giunta a "rivedere lo studio di fattibilità realizzato dalla società Alterstudio Srl, esorbitante nei costi e non efficace dal punto di vista della funzionalità".
"L’obiettivo - hanno spiegato in una nota - è quello di favorire una rilettura complessiva della parte del centro storico che includa il cinema teatro unitariamente al mercato coperto, anche questo da ristrutturare, secondo una visione sinergica e unitaria di due strutture che anche storicamente furono concepite nello stesso periodo storico. Inoltre, in una visione di ricucitura urbanistica, la riqualificazione di questo comparto potrebbe essere collegata a una parte più periferica della città prospettando il rifacimento dell’ex circolino delle acciaierie, spazio ormai abbandonato da anni, che potrebbe completare l’offerta culturale e sociale della città come luogo polivalente per cartelloni alternativi, di cinema e di teatro, per le associazioni in generale e per la vita culturale della città".
La mozione, dunque, impegna anche l’amministrazione comunale a reperire finanziamenti esterni a quelli comunali attingendo a Fondi europei, nazionali e regionali per la rigenerazione urbana e culturale di aree significative del territorio e ad aprire un percorso partecipativo nella città e un successivo concorso di idee tra professionisti per una progettazione condivisa.