Reddito, lavoro e dignità, queste le tre parole che hanno spinto Potere al Popolo a partecipare all'iniziativa promossa dall'Unione sindacale di base per contrastare il contenzioso legale che i sindacati confederati stanno trattando con il Governo (leggi qui sotto gli articoli correlati).
"Contenzioso - spiega in una nota Potere al Popolo - che avrebbe tempi lunghi senza nessuna garanzia immediata per il lavoratori. E' necessario innanzitutto recuperare il senso di solidarietà tra la classe lavoratrice ricucendo quello strappo creatosi tra i dipendenti delle acciaierie ex Lucchini e quelli dell'indotto, categoria che ha pagato un prezzo molto alto anche a causa della mancanza di veri e propri ammortizzatori sociali. E fondamentale non cedere alla rassegnazione ma, al contrario, tirare fuori tutta la rabbia accumulata in questi anni trasformandola in energia creatrice di nuove idee, nuove proposte e nuove lotte".
Per Potere al Popolo lo Stato deve "intervenire in questa delicata fase o attraverso un vero e proprio intervento pubblico oppure arrivando a nazionalizzare l'intero stabilimento dando vita ad un cambio radicale nelle politiche della siderurgia piombinese".