Attualità

Terre etrusche, nuova energia per il territorio

In comune la mostra che raccoglie le linee guida dello studio di fattibilità per lo sviluppo turistico integrato all'insegna degli Etruschi

Dal 25 al 28 maggio al piano terra del palazzo comunale sono stati allestiti alcuni pannelli che mostrano lo studio per lo sviluppo della Toscana costiera svolto dall'architetto Massimo Casolari. Il lavoro, che coinvolge 20 Comuni, è stato sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra che ha creduto nella sinergia tra l'Alta e Bassa Val di Cecina e la Val di Cornia.

Dall'idea di costa etrusca, questo progetto si allarga alle terre etrusche e ai territori che vi insistono; da qui è nata l'idea di un vero e proprio piano strategico d'area vasta che guardasse al futuro turistico nella stessa lunghezza d'onda. Ma in cosa consiste lo studio "Terre Etrusche"? Lo abbiamo chiesto all'architetto Casolari.

Partendo dal presupposto che la Toscana, pur rimanendo sul podio tra le regioni attrattive turisticamente parlando, negli ultimi anni sta retrocedendo nei segmenti turistici dell'arte, dell'agriturismo, dell'enogastronomia e dei musei. E proprio per queste sarebbe opportuno innescare nuovi input per riconquistare il turista attivo proponendo nuovi scenari da scoprire.

Per far ciò, però, servono infrastrutture e colmare le criticità o le mancanze rilevate dallo studio nei diversi luoghi scandagliati, ma soprattutto individuare pacchetti turistici concreti che possano attrarre i flussi turistici. Come riportato dallo studio, tutto ruota al mondo degli Etruschi, dall'entroterra al mare e magari, perché no, stringere sinergie anche con l'Umbria e il Lazio per quanto riguarda i siti Unesco di Tarquinia e Cerveteri. 

Dopo la prima presentazione a Volterra, la mostra che illustra lo studio di fattibilità potrà essere visitata fino al 28 maggio nel comune di Piombino, poi sarà spostata a Cecina.