Attualità

Piombino fa gola alle industrie navali

In una recente dichiarazione Ferdinando Garrè, presidente e ad di Genova Industrie Navali, parla di possibile delocalizzazione

Foto di repertorio

"Ci adatteremo e delocalizzeremo gran parte della nostra produzione da Genova, continuando a fare qui solo quello che ci consentono gli spazi esigui a terra e i piccoli bacini". Con questa dichiarazione Ferdinando Garrè e Marco Bisagno lanciano l'ultimatum alle istituzioni. 

Si tratta dello stesso Garrè che assieme ai fratelli Neri sta lavorando a Piombino per il polo nazionale per le demolizioni (leggi l'articolo consigliato).

Se non ci saranno precisi impegni sulla privatizzazione dei bacini di carenaggio e sul Blue Print, il nuovo waterfront disegnato da Renzo Piano che prevede più spazi per i cantieri navali, la Genova Industrie Navali potrebbe guardare ad altri lidi come Marsiglia e, appunto, Piombino dove - a detta di Garrè - gli spazi sono enormi e le risposte arrivano in tempi brevi. Basti pensare che a Genova le aree a disposizione ammontano a 53 mila metri quadrati, a Marsiglia sono 100 mila e a Piombino 120 mila.

Un trasferimento che potrebbe lasciare ai genovesi un mercato più piccolo legato alla nautica e ai grandi yacht che possono entrare nei bacini di carenaggio.