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Trasporti, "serve un cambio marcia concreto"

Fit-Cisl e Cisl: "Non ci sembra che nel nostro territorio ci sia una intermodalità del sistema che renda il servizio lineare e affidabile"

Bandiere Cisl

Fit-Cisl e Cisl chiedono un cambio di passo in fatto di trasporti. "Abbiamo raccolto molte lamentele da parte dei nostri associati per la mancata sinergia tra i vari vettori e ci è stato segnalato che il trasporto marittimo che collega in particolare l’isola d’Elba, soprattutto nel periodo invernale, è giudicato insufficiente in relazione alle esigenze dei pendolari", hanno segnalato in una nota.

"Ormai da anni assistiamo ad un allontanamento dei servizi dai territori periferici costringendo di fatto la popolazione a lunghi pellegrinaggi in direzione dei capoluoghi. - hanno aggiunto - Sempre più spesso il lavoro si allontana dalle abitazioni di residenza incentivando lo spostamento dei pendolari. Un territorio che cerca di attirare il turismo, che non sempre arriva con mezzi privati, potrebbe trovare nei servizi pubblici una valida alternativa magari aumentando l’offerta dei servizi verso le località turistiche. Non ci sembra che nel nostro territorio, dove si intrecciano almeno 3 tipologie di trasporto (treni, autobus e navi), ci sia una intermodalità del sistema che renda il servizio lineare e affidabile".

Il post Covid-19 potrebbe essere l'occasione per ripartire e valutare delle soluzioni.

"Negli anni abbiamo visto numerosi progetti sul collegamento Campiglia-Piombino con modifiche al tracciato ferroviario, spostamenti della stazione di Piombino, terminare la 398 e magari creare delle corsie preferenziali che non blocchino i mezzi pubblici nel traffico ma ad oggi non ci sembra cambiato nulla. Speriamo in un cambio di marcia reale e concreto - hanno concluso - per garantire una mobilità sostenibile e uno sviluppo dei porti che riteniamo volano di crescita per questi territori".