Politica

Trasporto scolastico, "quale organizzazione?"

Lo domandano a Comune e Regione Toscana a Sinistra e Partito della Rifondazione Comunista in vista del 14 settembre

Uno scuolabus (Foto di repertorio)

Tra pochi giorni riaprono le scuole, Toscana a sinistra e il Partito di Rifondazione Comunista a Piombino sono intervenuti per chiedere cosa si sta facendo in città in vista della ripartenza. 

"Con l’emergenza Covid 19, tutt’altro che finita, che cosa si sta preparando nel dettaglio anche a Piombino nelle aule, dal punto di vista delle presenze, dei turni, delle sanificazioni cicliche, a tutela degli studenti e del personale scolastico? Sono sufficienti gli insegnanti e i collaboratori per fare scuola in sicurezza? L’assessora regionale Grieco dichiara che i fondi ancora non ci sono e a Piombino la dirigente dell’Isis Carducci Volta Pacinotti ripropone chiaramente la questione del personale, tuttora irrisolta", hanno segnalato in una nota.

"Un’altra domanda importante riguarda il trasporto scolastico. - hanno proseguito - Lo scorso anno i bus ed i treni che dai centri minori portavano i ragazzi alle scuole erano affollatissimi. Vista la ripresa dell’epidemia e la necessità di rispettare tassativamente le norme sul distanziamento, si è provveduto ad aumentare di conseguenza treni e bus per portare i ragazzi a scuola in sicurezza? Il Trasporto pubblico locale è di competenza regionale e quindi chiediamo alla Regione Toscana che cosa sta facendo per incrementare bus e treni. A noi risulta che per rispettare le norme di sicurezza e distanziamento occorreranno almeno 200 autobus in più solo nei servizi gestiti da Tiemme: con quali finanziamenti possono essere reperiti? Se a Piombino si adottano orari differenziati per residenti e pendolari, come annuncia il dirigente Einaudi – Ceccherelli, quale prevenzione del rischio contagio garantirà il discutibile regolamento del trasporto scolastico, il quale prevede che solo dal momento in cui lo scuolabus è a pieno carico si conteggia il tempo massimo di percorrenza consentito pari a 15 minuti? E nel tempo precedente il pieno carico, quando magari il bus proviene dalla campagna e magari al pieno carico mancano soltanto pochissimi studenti?".

"Chiediamo - hanno concluso - a Comuni e Regione come hanno organizzato il trasporto scolastico, altrimenti le scuole rischiano di aprire con un terzo di alunni tagliati fuori per insufficienza del servizio di trasporto".