"Non entro nel merito delle vicende interne ad altre associazioni che si occupano come noi della Misericordia di trasporto sanitario ed emergenza urgenza, ciascuno ha le proprie vicissitudini, ma è opportuno sottolineare che non è un momento particolarmente tranquillo per nessuno".
Ad intervenire sulla questione è Luigi Coppola in qualità di governatore della Misericordia di Piombino.
"Ci sono troppe questioni da affrontare, in primis la crisi dei volontari e pertanto, per far fronte alle convenzioni con le ASL, si deve ricorrere al professionismo. Purtroppo, - evidenzia Coppola - non è neanche facile far convivere dipendenti e volontari, da un lato c’è chi ha una pura e semplice vocazione e dall’altra chi percepisce uno stipendio. Tutto legittimo, d’altra parte i servizi devono essere svolti, ma questo tipo di promiscuità non è facile da gestire. I primi volontari sono coloro che dirigono le associazioni, hanno oneri e responsabilità da imprenditori, ma non lo sono e soprattutto svolgono il loro compito gratuitamente".
"In tal senso - prosegue Coppola - esprimo la mia personale comprensione ad Anna Tempestini, che a mio avviso ha ricevuto attacchi immeritati. Sarebbe stato meglio che le polemiche andate sulla stampa fossero rimaste all’interno dell’associazione. Oramai non ci sono più le condizioni per vivere serenamente, troppi sono i centri di costo e sempre minori le entrate. Faccio l’esempio delle ambulanze che hanno dei prezzi inaccessibili e che le associazioni devono acquistare con le proprie risorse nonchè mantenerle. Il caro carburante e tanti altri aumenti non sono più sostenibili. L’avvento del Terzo Settore ha portato ulteriori problematiche soprattutto sotto il profilo degli incrementi economici. Vi sono maggiori potenzialità, ma a fronte di una situazione di crisi generale e di sempre maggiore concorrenza, i meccanismi non sono migliorati, bensì peggiorati. La legge regionale nr. 83 del 2019 che disciplina delle autorizzazioni e della vigilanza sulle attività di trasporto sanitario, non agevola, ma appesantisce di competenze e di adempimenti estremamente onerosi che allontanano ancora di più i volontari. Se saltano le associazioni del trasporto sanitario e di emergenza urgenza sarà una catastrofe, mancherà tutta la catena del soccorso e dei trasferimenti ospedalieri".
"Non siamo molto distanti da un evento di questo genere se non si corre ai ripari. - prosegue Coppola - Molte associazioni sono a rischio, molte più di quelle che si pensi. Non si tratterà solo di perdita di posti di lavoro, ma di condizioni ben più critiche a fronte di un sistema sanitario che peggiora di anno in anno. Attenzione a non tirare troppo la corda, a rimetterci pesantemente saranno i cittadini bisognosi di aiuto. I diritti vanno tutelati, ma anche i servizi sanitari ed alla persona".
"Qui si tratta di comprendere che la linea sottile che divide il lavoro dal volontariato nell’ambito delle associazioni come Misericordia, Pubblica Assistenza e Croce Rossa, è un qualcosa di peculiare che non può essere “filosoficamente” paragonato ad altri settori professionali. Che Iddio ci assista e che ci dia la forza di continuare, perché oramai vi sono sempre meno energie a disposizione", conclude il governatore della Misericordia.