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L'ufficio scolastico boccia il liceo classico

I docenti dell'Einaudi Ceccherelli chiedono di riconsiderare la decisione per permettere un vero progetto di rilancio del liceo classico

Foto di repertorio

Durante l’assemblea sindacale con i rappresentanti della Rsu, svoltasi il 14 Aprile 2023, il corpo docente è stato aggiornato sulla formazione delle classi prime per l’a.s. 2023/24. 

"In particolare, - fanno sapere dall'istituto Einaudi Ceccherelli - è stato comunicato che l’Ufficio Scolastico non ha approvato, per il prossimo anno, la proposta di una classe liceale articolata tra gli indirizzi artistico e classico. La decisione, motivata con l’esiguità di iscrizioni al liceo classico, decreta la morte, per la seconda volta, del liceo classico a Piombino".

"La mancata approvazione ci ha colpito tanto di più, in quanto la proposta presentata dal nostro Istituto prevedeva di compensare le ore necessarie alla formazione della sezione articolata rinunciando ad alcune ore di potenziamento, in un’operazione a costo zero. - hanno commentato - Come docenti, vogliamo perciò manifestare la nostra contrarietà, esprimendo alcune considerazioni che ci sembrano importanti. In primo luogo, la scelta dell'Ufficio Scolastico appare prematura: il progetto di rilanciare il liceo classico in una città, dopo un'assenza più che decennale, richiede tempi adeguati. I due anni trascorsi dall’inaugurazione dell’indirizzo non sono infatti sufficienti per provare a consolidarne la presenza nel tessuto scolastico e sociale. Per valutare realmente la risposta del territorio a una proposta impegnativa come questa sarebbe necessario, crediamo, almeno il completamento di un ciclo scolastico. Rileviamo inoltre che, nonostante la recente apertura, l’indirizzo del classico ha visto un sensibile accrescimento di interesse, manifestato sia dall’aumento di iscrizioni dal primo al secondo anno di attività, sia dall’arrivo di studentesse e studenti da altri Istituti. Se è vero che il numero di iscritti resta per ora contenuto, non si possono trascurare, oltre alle considerazioni già espresse, alcuni elementi fondamentali, come la condizione sfavorevole dei trasporti in cui versa il comune di Piombino, più volte sottoposta all’attenzione delle amministrazioni locali. Nonostante questi ostacoli e al netto di un importante calo demografico, il nuovo indirizzo del classico ha ricevuto ottimi riscontri, anche grazie a un’offerta formativa che potenzia lo studio dell'informatica e dei beni culturali, essenziali per il legame con il territorio". 

"La presenza di indirizzi di studio umanistici, in particolare del liceo classico, può infatti contribuire in modo importante al rilancio economico e sociale che Piombino sta vivendo negli ultimi anni, puntando sul patrimonio artistico e culturale e sulle proprie profonde radici storiche. - hanno evidenziato - Crediamo che questo rilancio vada incoraggiato, soprattutto in considerazione delle difficoltà che il territorio ha affrontato negli ultimi decenni e delle promesse di compensazioni per il recente arrivo del rigassificatore. Per tutte queste ragioni chiediamo all’Ufficio Scolastico di riconsiderare la decisione presa e invitiamo i soggetti coinvolti, comprese le amministrazioni locali, a sollevare una discussione sul tema".