RIGASSIFICATORE

Ultimo appello no gas, per Giani opera necessaria

Il sindaco di Piombino chiede di non autorizzare l’opera, Giani tira dritto verso l’ultima riunione della Conferenza dei servizi

E’ diretto al presidente della Regione Toscana e commissario per il rigassificatore a Piombino l’ultimo appello del sindaco Francesco Ferrari. Lo ha annunciato il primo cittadino durante la manifestazione di giovedì mattina nel centro cittadino proprio contro il progetto per la messa in funzione del rigassificatore nel porto locale.

“A Giani chiedo di ricoprire ruolo di commissario come la legge gli impone di fare. Non è stato nominato per autorizzare, è stato nominato al fine di verificare se l’opera è autorizzabile o non è autorizzabile. - ha sottolineato Ferrari - Qualsiasi accusa che viene mossa alla nostra comunità di mettere in difficoltà il paese sotto il profilo energetico la respingiamo al mittente. - ha proseguito - Se c’è una responsabilità è quella di aver scelto Piombino senza aver prima verificato se Piombino era idonea”.

Non è tardata ad arrivare una risposta del presidente Eugenio Giani interrogato ai margini di una conferenza stampa in Regione. “Per il rigassificatore di Piombino penso a una soluzione condivisa con la gran parte dei toscani e degli italiani, con chi riceve la bolletta quintuplicata, con le imprese che stanno ipotizzando di chiudere, anche a Piombino la Magona, per quella che è la situazione energetica”. Per Giani, insomma, molte famiglie non vedono l’ora che la nave rigassificatore entri in funzione a Piombino. E alle polemiche risponde che nella Toscana dei Guelfi e dei Ghibellini era normale avere posizioni distinte. 

Venerdì 21 Ottobre, intanto, si terrà a Firenze la terza riunione della Conferenza dei servizi nell’ambito dell’iter autorizzativo per il rigassificatore nel porto di Piombino. Da Giani l’anticipazione che in questa riunione Snam non definirà la collocazione offshore della nave gassiera ma che avrà 45 giorni di tempo, dalla data di possibile autorizzazione, per farlo.

Dopo la grande manifestazione cittadina, la protesta a Piombino non si ferma. Organizzato infatti per venerdì mattina un presidio dinanzi alla sede della Regione Toscana, luogo della riunione.