Attualità

Una lettera riporta l'attenzione sul punto nascita

E' stata firmata da una giovane piombinese. Il sindaco la incontra e spiega la situazione. Prossimo passo incontro in Regione

L'ospedale di Piombino

Quale futuro del punto nascita dell'ospedale Villamarina? In molti se lo continuano a chiedere tanto che una ragazza ha scritto una lettera indirizzata a Comune e Regione per sottolineare l'importanza di questo riferimento per le donne del comprensorio.

La lettera ha colpito il sindaco di Piombino Francesco Ferrari che ha deciso di incontrarla. "Il nostro impegno per la qualità e l’esistenza del presidio ospedaliero di Villamarina passa anche dalla riattivazione del punto nascita. - ha commentato il sindaco Ferrari - Non si tratta di una battaglia di principio ma della consapevolezza che esso sia uno strumento essenziale a garantire quei servizi indispensabili per la salute dei nostri concittadini. Ho voluto incontrare personalmente Maddalena Masini, la giovane piombinese che mi ha scritto un’accorata lettera proprio su questo tema: a lei ho voluto raccontare il nostro impegno reale per permettere di poter ancora nascere a Piombino".

"La chiusura del punto nascita di Villamarina è stata conseguente a due elementi fondamentali: - ha spiegato il sindaco - il primo era il mancato adeguamento delle sale parto ai nuovi standard ministeriali di sicurezza, il secondo il mancato raggiungimento di 500 parti all’anno, numero minimo per poter mantenere il Punto nascita attivo. Con l’annunciato finanziamento per l’adeguamento strutturale delle sale parto dovrebbero essere superati tutti gli ostacoli che hanno causato la chiusura. A nostro parere, poi, il secondo motivo di chiusura del punto nascita è venuto meno con l’istituzione dell’ospedale unico Cecina Piombino. Infatti il numero di parti annui dell’Unità Operativa Complessa di Ginecologia ed Ostetricia dell’ospedale unico è ben superiore a quello richiesto dalla legge Balduzzi. L’organizzazione dell’attività ostetrica su due stabili dello stesso ospedale sono quindi di pertinenza della direzione dell’unità operativa che non ha più alcun impedimento dal punto di vista giuridico".

"Visto che la nostra è una battaglia reale, abbiamo chiesto un incontro urgente al nuovo assessore regionale alla Sanità: - ha ricordato il sindaco - gli rivolgeremo come prima domanda se sia ancora necessaria la proroga, alla luce della considerazione sull’ospedale unico. Gli chiederemo se sono confermati gli stanziamenti dichiarati per l’adeguamento strutturale della sala parto e, infine, se esiste quel cronoprogramma che noi avevamo già chiesto in sede di Società della salute".