Cultura

Una scoperta unica e inaspettata

A Baratti si continua a portare alla luce tracce del suo passato e questa volta restituisce un ritrovamento inaspettato​

La Soprintendenza ha curato importanti interventi di recupero avviati a margine dei lavori iniziati dopo l'alluvione. E, ad oggi, le scoperte fatte per la zona di Baratti evidenziano scoperte eccezionali. 

Oltre alla cinta muraria di Populonia, rinvenuta darante i lavori Asa per il recupero delle condotte danneggiate dal maltempo, durante i lavori alla spiaggia del Ficaccio, nei pressi di San Cerbone, per la messa in sicurezza della falesia è stata rinvenuta una propaggine della necropoli che aveva rivisto la luce qualche anno fa e aveva restituito un prezioso sarcofago. 

Quella di questi giorni, però, è stata una scoperta inaspettata, molto preziosa dal punto di vista archeologico dal momento che risale all'epoca Villanoviana, ovvero risalente all'Età del Ferro (VIII sec a.C.). 

Nello scavo sono state rinvenute, e conseguentemente recuperate, delle sepolture a pozzetto ad incinerazione. Ovvero piccole urne con all'interno le ceneri dei defunti. Ma quello che ha scatenato la curiosità e il profondo interesse degli addetti ai lavori è stato il rinvenimento di una doppia sepoltura a inumazione (seppellimento in una fossa scavata dentro la terra).

Si tratterebbe, come ci spiega Andrea Camilli della Soprintendenza per i Beni Archeologici, di due giovani sepolti a guscio. Assieme a loro era sepolto un consistente corredo funerario, consistente in fibule di bronzo, collane e molti bracciali, sinonimo di un considerevole status sociale.

Ora questi reperti archeologici dovranno essere ripuliti, esaminati e catalogati. Un lavoro non di poco conto che andrà ad arricchire la storia di questa terra.