Politica

"Una variante che espone Ente e consiglieri"

Il segretario della Federazione Pd De Rosas ha spiegato i rischi della Variante Rimateria, valutando le possibili ripercussioni sui cittadini

Simone De Rosas

La Variante urbanistica Rimateria ha portato a un terremoto nella Giunta di Piombino, con l’allontanamento degli assessori Paolo Ferracci e Riccardo Gelichi (leggi qui l'articolo collegato). "Ultimo atto di mesi di fibrillazioni interne alla maggioranza che hanno portato a rinvii e prese di posizione pubbliche e private da parte di gruppi e singoli consiglieri. - ha commentato Simone De Rosas, segretario Pd Val di Cornia Elba - Una Variante che in campagna elettorale veniva presentata come un semplice passaggio burocratico, ma che invece si è mostrata come ciò che noi avevamo sempre detto: una variazione urbanistica puntuale che espone gravemente l’Ente. Addirittura al possibile 'dissesto finanziario', come riporta la relazione del Ragioniere Capo del Comune".

"Cosa significa dissesto? È bene chiarirlo. - ha sottolineato De Rosas - Non un ufficiale giudiziario che pignora il Rivellino, ma un commissario prefettizio che aumenta le tasse e taglia i servizi, soprattutto per le persone più fragili e per chi ha di meno, per accantonare i soldi da restituire a chi ha promosso la causa contro il Comune. Significa anche una responsabilità patrimoniale diretta dei consiglieri che voteranno l’atto. Non della Giunta, dei soli consiglieri in quanto titolari della decisione sulla Variante".

"Per questo motivo - ha ricordato il segretario Pd - l'amministrazione ha richiesto un parere legale con un incarico da ben 15mila euro, di cui ad oggi non conosciamo le conclusioni e i rischi ipotizzati. Ma visto quanto accaduto ieri in Giunta non devono essere arrivate le rassicurazioni sperate. A noi non interessa entrare nella questione delle preoccupazioni dei consiglieri di maggioranza, o degli assetti presenti e futuri. A noi interessano solamente i rischi che potrebbero correre il Comune di Piombino e, di conseguenza, i suoi cittadini, in seguito all’approvazione della Variante. - ha proseguito - Per quanto riguarda le polemiche che agitano la maggioranza, a solo un anno dalla vittoria alle elezioni, ci paiono segnale evidente di una scarsa condivisione dei passaggi di questa Variante. E, probabilmente, di un’amalgama mai riuscita tra il gruppo consiliare molto eterogeneo e il gruppo di testa che governa il Comune sempre più spostato verso la destra di Salvini e Meloni". 

Secondo il segretario Pd tutto questo si ripercuote anche sui rapporti con la cittadinanza. "I muri di vetro promessi solo un anno fa, vanno piano piano oscurandosi a discapito della partecipazione attiva dei cittadini alla vita dell’amministrazione. Non parliamo di eventi elettorali o di incontri privati. Parliamo di iniziative aperte alla cittadinanza alla presenza di parte politica e tecnici per illustrare i temi della variante, le modifiche normative proposte e i rischi eventuali che si potrebbero correre. Non stupisce, in effetti, che addirittura due assessori si siano opposti a questa gestione e ai rischi di questo atto amministrativo e che ci siano molti consiglieri perplessi sul da farsi. Chi pensa all’interesse generale non può che trovarsi in questa situazione".