Attualità

Unica sede aperta, rischio affollamento alla posta

Il Comune: "Ci auguriamo che Poste voglia al più presto rimodulare un servizio che concili sicurezza dei dipendenti con esigenze dei cittadini"

Un ufficio postale (Foto di repertorio)

A Piombino a causa dell'emergenza sanitaria sono state chiuse tutte le filiali di Poste Italiane, una decisione che ha spinto l'Amministrazione comunale a chiedere un cambio di passo.

Ritenuto un servizio di prima necessità per una nutrita parte della popolazione più fragile e tecnologicamente meno attrezzata per poter sopperire in altro modo a queste difficoltà, il primo Aprile il vicesindaco Giuliano Parodi ha inviato a Poste Italiane una lettera per chiedere la riapertura minima anche di un solo giorno a settimana della filiale di Populonia Stazione. Stessa cosa potrebbe essere chiesta per la frazione di Riotorto.

"Se, da un parte, è comprensibile la salvaguardia della salute dei dipendenti di Poste Italiane, dall’altra ci appare incomprensibile che queste tutele vengano operate senza tenere in considerazione le effettive necessità dell’utenza in un momento così drammaticamente straordinario. - ha commentato il sindaco Francesco Ferrari - Utenza che necessariamente dovrà spostarsi e conseguentemente dovrà esporsi al rischio di assembramento nell’unica sede che risulterebbe aperta, quella centrale. Ci auguriamo che Poste Italiane voglia al più presto rimodulare un servizio che concili sicurezza dei dipendenti con esigenze dei cittadini di tutto il territorio".