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Nessun ultimatum, Filcams punta a esuberi zero

Tempi stretti ma ancora nessun ultimatum per la trattativa Unicoop Tirreno, ma al momento mancherebbe un progetto per il futuro

Quella di Unicoop Tirreno è una trattativa difficile, così la definisce la segretaria generale Pieralba Fraddanni della Filcams Cgil, nonostante dopo gli ultimi passaggi con i vertici della cooperativa abbiano portato a un leggero ridimensionamento dei numeri (leggi l'articolo correlato). "L'azienda, - ha detto - durante l'ultimo tavolo ha confermato gli esuberi, ma la richiesta arriva senza nessun progetto per il futuro".

“Per noi la soluzione auspicabile è il contratto di solidarietà – ha aggiunto Fraddanni – elemento già emerso al tavolo, su cui l'azienda si è dimostrata disponibile, ma solo per quanto concerne la rete vendita e non per la sede, su cui ci è stata proposta l'applicazione della cassa integrazione straordinaria, che non possiamo valutare positivamente”. L'applicazione della CigS per i lavoratori della sede è ritenuta una soluzione non valida dal sindacato che, in azienda, è quello maggiormente rappresentativo. “Per il momento le risorse a copertura della CigS garantirebbero soltanto l'arco temporale del 2017 – ha puntualizzato la segretaria – un tempo troppo breve per mettere in pratica una riorganizzazione strutturale, cioè con tempistiche tali da permettere alle persone di riqualificarsi, qualora si rendesse necessario”.

Si rimane in attesa, intanto, di un progetto riorganizzativo di lungo respiro proposto da Unicoop Tirreno. Nel frattempo i sindacati stanno elaborando proposte alternative da sottoporre all'azienda. La parola d'ordine per la Filcams è #EsuberiZero, tempi stretti sì ma come si tiene a precisare dall'analisi sindacale non c'è nessun ultimatum.