Presidio davanti la sede Unicoop Etruria a Riotorto nell'ambito dello sciopero proclamato per la giornata di giovedì 18 Dicembre in seguito all'annuncio dato dalla neonata cooperativa della cessione o chiusura di 24 negozi della rete vendita, di cui 12 dell'insegna Superconti, e del ridimensionamento delle sedi amministrative.
L’iniziativa è organizzata nell’ambito della giornata di sciopero nazionale indetta da Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil per protestare contro la volontà dell’azienda di effettuare tagli che mettono a rischio 520 lavoratrici e lavoratori. Saranno presenti, tra gli altri, Jacopo Dionisio (Filcams-Cgil nazionale), Stefano Nicoli (Filcams-Cgil regionale) e Fabrizia Brogi (Filcams-Cgil Livorno).
Davanti la sede di Vignale Riotorto anche i rappresentanti Cobas. "Non possiamo che essere profondamente preoccupati per la deriva di un’azienda che fino a poco tempo fa ricopriva un ruolo di primo piano non solo nell’economia del Comune di Piombino e conseguentemente della provincia di Livorno, ma della toscana tutta. - hanno commentato - Anni di perdite di bilancio, tentativi goffi di risanamento e poi l’arrivo di una serie infinita di manager, alieni al territorio, ma avvezzi a tagliare, dismettere e percepire compensi astronomici. E’ di tutta evidenza che la cessione di 16 negozi nel nord della Toscana, il ridimensionamento importante della Sede di Vignale Riotorto sarà un ulteriore impoverimento dei nostri territori e l’anticamera di un abbandono che temiamo vicino. A questo proposito nei prossimi giorni sarà richiesto un incontro al sindaco di Piombino, mentre la richiesta per l’apertura di un tavolo in regione è già stata inviata".
Anche UGL ha espresso piena solidarietà ai lavoratori per la difficile situazione che stanno attraversando in seguito alla annunciata riorganizzazione della cooperativa, che prevede la cessione di circa 24 punti vendita e mette a rischio oltre 500 posti di lavoro tra Toscana e Umbria. "Come sindacato - hanno detto - riteniamo che non debbano essere sempre i lavoratori a pagare il prezzo più alto di crisi industriali e che oltre alle rassicurazioni che stanno arrivando in queste ore da parte dei vertici Unicoop, si mettano in atto da subito azioni concrete che diano garanzie occupazionali reali. Ogni singolo posto di lavoro va salvaguardato".