Lavoro

Unicoop Tirreno, così non va, assemblee a tappeto

La Filcams Cgil ha annunciato che il cammino condiviso è saltato con iniziative aziendali non previste e si dicono pronti alla mobilitazione

La sede a Vignale Riotorto

Fumata nera, nerissima, dopo l'ultimo incontro tra la nuova dirigenza di Unicoop e i sindacati, tanto da portare i rappresentanti confederali a proclamare a livello nazionale lo stato di agitazione. 

E proprio in seguito alla proclamazione di stato di agitazione per la vertenza Unicoop Tirreno, la Filcams Cgil dei territori di Livorno e Grosseto ha convocato i delegati prevedendo una campagna a tappeto di assemblee per discutere di iniziative di mobilitazione.

Una svolta inaspettata dal momento che durante la trattativa sembrava tra azienda e sindacati sembravano essere sulla strada del confronto e, dunque, la firma di un accordo. La terziarizzazione delle pescherie già realtà nel Lazio, la terziarizzazione della logistica all'orizzondo, la repentina chiusura del punto vendita a Livorno a San Vincenzo e l'annuncio del ridimensionamento dell'Ipercoop di Livorno hanno inasprito il percorso. 

“Il calendario degli incontri di verifica sull'andamento dell'accordo e sulla corretta applicazione degli ammortizzatori è saltato quasi immediatamente e sono state attuate delle iniziative aziendali assolutamente non previste dall'accordo sottoscritto il 9 maggio. - ha sottoneato la Filcams, per voce dei segretari generali Fraddanni e Stacchini - Abbiamo ritenuto doveroso proclamare lo stato di agitazione a cui seguiranno le assemblee, sui territori di Livorno e Grosseto, ci auguriamo unitarie, per informare i lavoratori della situazione che va precipitando”.

Intanto i segretari nazionali stanno già lavorando per ottenere un nuovo incontro con la dirigenza di Unicoop Tirreno.